Il CPA rinnova il suo statuto: ok al voto elettronico e a una partecipazione dei corridori ancora più forte

L’Assemblea Generale del CPA ha discusso importanti novità per l’associazione internazionale dei corridori. Il presidente Gianni Bugno si è confrontato con la consueta schiettezza con i membri del consiglio direttivo, i rappresentanti delle associazioni nazionali e i corridori intervenuti lunedì 8 marzo nella riunione svolta online.
Approvato il bilancio 2020 e le previsioni per il 2021, la maggioranza dei presenti ha votato per il nuovo statuto che permetterà il voto elettronico in vista delle elezioni 2022, ha ufficializzato formalmente l’introduzione del settore femminile CPA WOMEN, dato vita a un consiglio dei corridori e stabilito che anche i singoli corridori che non hanno un’associazione nazionale nel proprio paese possono a tutti gli effetti far parte del CPA come membri singoli. L’assemblea ha inoltre deciso di aprirsi al mondo Continental, accettando l’iscrizione di atleti appartenenti a questa categoria che abbiano un contratto che rispetta l’accordo paritario. «Sono corridori che svolgono il loro mestiere con la stessa professionalità dei colleghi del World Tour e che, più di loro, hanno bisogno di essere tutelati. Ci piacerebbe potere un giorno estendere l’accordo paritario alle donne e ai corridori di paesi emergenti in cui troppo spesso i corridori di seconda fascia non hanno i diritti che meritano» spiega Bugno.
Riguardo i cambiamenti approvati per lo Statuto del CPA Gianni Bugno ha aggiunto: «Ci proponiamo nei prossimi mesi di lavorare a stretto contatto con le ragazze e i ragazzi che lo vorranno per poter accogliere le loro opinioni sulle decisioni prese così che la nostra nuova organizzazione rappresenti al meglio le loro aspettative, il dialogo resta aperto con tutti i corridori. Svolgeremo discussioni per gruppi e con i rappresentanti di squadra in modo tale che la comunicazione interna al gruppo sia sempre più efficace e capillare, anche nel periodo frenetico delle corse».
L’Assemblea ha dato il benvenuto alla nuova associazione colombiana Asociación Colombiana de Ciclistas (ASCICOL), che sarà presieduta dall’avvocato Gustavo Pinilla, e ha ribadito l’importanza che in ogni Nazione ci siano dei rappresentati dei corridori, che impegnati nella loro attività, raramente hanno modo di partecipare in prima persona alle discussioni che li riguardano.
Per quanto riguarda il Fondo di transizione prosegue il lavoro del sindacato per poter continuare ad effettuare i pagamenti agli atleti che hanno concluso la loro carriera nel 2019 e 2020. «Continuiamo la ricerca di finanziamenti, a recuperare i crediti che ancora nutriamo nei confronti degli organizzatori e a studiare quali strategie mettere in atto per renderlo più funzionale. Come un buon padre di famiglia il CPA deve elargire con cura il budget a disposizione, che a causa di un deficit strutturale è inferiore alle richieste di un gruppo sempre più numeroso, per poter accontentare anche i corridori che appenderanno la bici al chiodo al termine di questa stagione. A causa della pandemia persiste una grande incertezza nel mondo del lavoro, ma sono fiducioso che il ciclismo riuscirà ancora una volta a superare gli ostacoli e a sfruttare le opportunità che incontrerà sulla sua strada. Come ripetiamo sempre, uniti siamo più forti» conclude Bugno.

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