Giro dell’Appennino. La Guardia sostituisce la Bocchetta

E’ l’edizione numero 82. Neppure la pandemia in questi due anni ha fermato il Giro
dell’Appennino.
E se quest’anno ( causa cantiere aperto per una frana nella discesa verso Voltaggio) l’U.S.
Pontedecimo Ciclismo ha dovuto rinunciare alla Salita della Bocchetta, gli organizzatori hanno
trovato subito una contromossa spettacolare: i tornanti della Guardia.
Il Giro dell’Appennino salirà al Santuario da un altro versante rispetto a quello percorso dal Giro
d’Italia: si arriverà quasi in cima passando da Gazzolo, attraverso Torbi e Lencisa.
La “classica” salita diventerà invece una discesa molto tecnica che inizierà a circa 25 chilometri
dal traguardo e terminerà quando allo splendido scenario del finale di Via XX Settembre ne
mancheranno solo 16.
Una soluzione che spariglia ogni tattica applicata nelle precedenti edizioni. Se sulla “ cima
Ghiglione” ci saranno uno o più fuggitivi, ci sarà tempo per raggiungerli? Oppure la discesa
potrebbe risultare decisiva.
La salita alla Guardia ( il Comune di Ceranesi sta organizzando la festa per accogliere il Giro)
misura circa 7 chilometri che salgono dai 197 metri di Gazzolo ai 733 della cima, dove è posto il
Gran Premio della Montagna dedicato a Luigi Ghiglione, l’indimenticato papà del Giro
dell’Appennino. La pendenza media della salita è del 7,8%. I primi 4 chilometri presentano una
salita pressoché costante, tra il 7,5% e l’8% ma, attraversata la località di Lencisa, si incontra
addirittura un breve tratto al 21%. Prima di arrivare allo scollinamento un tratto in
contropendenza immette sull’ultimo strappo, al 18%, poi la strada tende a spianare, l’ultimo
tratto sale solo al 4,5%, verso la successiva impegnativa discesa.
La rinuncia alla Bocchetta non ha interrotto l’ormai classico schema che vede la corsa
svilupparsi prima sulle strade del Piemonte e poi in Liguria. Ritrovo come l’anno scorso a
Pasturana che accoglie il Giro da sempre con grande entusiasmo. Poi partenza ufficiale davanti
allo Stabilimento Elah Dufour

Il passo della Castagnola quest’anno sarà affrontato una volta. Le altre salite sono su per
Crocefieschi, Orero e poi la Guardia.
“ La Liguria e le colline piemontesi si presentano in tutta la loro bellezza al mondo dei ciclisti:
un mondo di professionisti, di amatori, di appassionati e in questi ultimi tempi anche di tanti
ciclisti urbani che ama questi percorsi – sottolinea Enrico Costa al suo secondo Giro
dell’Appennino da presidente -. Siamo particolarmente grati ai campioni e alle squadre che
anche quest’anno onoreranno l’82° Giro dell’Appenino. Un’edizione che si presenta
particolarmente attraente per le novità del tracciato con una sfida che sarà sicuramente ad
altissimo livello.
Una gara che si rinnova dal 1934 e che ha la fortuna di essere amata e sostenuta dalle
comunità, dai numerosi comuni attraversati dalla corsa e dalle tante istituzioni che ci
consentono di essere ogni anno al via”.
Correva l’anno 2007 quando il Giro d’Italia omaggiò il centenario dell’U.S. Pontedecimo
Ciclismo con la tappa Lido di Camaiore-Santuario di N.S. della Guardia, la più lunga di quel Giro
d’Italia. Era la decima tappa, che percorse tutta la riviera ligure dal confine toscano a Genova;
dopo il passaggio attraverso Pontedecimo, sullo storico traguardo del Giro dell’Appennino di
Piazza Arimondi, e dopo 249 chilometri, vinse Leonardo Piepoli, e la maglia rosa cambiò
proprietario, passando dalle spalle di Marco Pinotti a quelle di Andrea Noè.
Sono passati altri 14 anni. Sono in tanti che hanno sempre nel mirino il Giro dell’Appennino per
dare lustro al proprio palmares. Senza dimenticare che il miglior piazzamento complessivo tra
l’82 ° Giro dell’Appennino e il 58° Trofeo Laigueglia assegnerà il Challenge Liguria alla sua quarta
edizione.
Una corsa che vive e cresce legata al territorio.
“ Dalla corsa nascono idee e proposte come quella di istituire un Museo del Ciclismo a
Pontedecimo – prosegue Enrico Costa – fino ad organizzare i Campionati Europei di Ciclismo nel
2024 nell’ambito di Genova Capitale Europea della Sport. In questo modo il Giro
dell’Appennino si conferma uno strumento ideale per la promozione della città”

Il Giro dell’Appennino quest’anno mette in agenda per gli appassionati anche un
appuntamento scientifico con il convegno “ In salute sull’Appennino: la longevità in ambito
sportivo” che il Comune di Sant’Olcese promuove con il patrocinio dell’U.S. Pontedecimo
sabato 26 giugno a Villa Serra.
E sostiene l’evento “Il Sale sulle Ruote”: una nuova avventura ciclistica su strada senza
supporto che si svolge sul territorio Ligure: 678 km e 12500 mt. di dislivello cumulativo
viaggiando su e giù tra la costa e l’entroterra della Liguria. Un evento, che partirà da Genova
proprio il 24 giugno, finalizzato all’acquisto della piattaforma robotica “FREEDOM EVO 100”
fondamentale per i ricercatori della Fondazione Malattie Renali del Bambino per continuare le
ricerche per trovare nuove ed efficaci cure per combattere le malattie renali.
Mentre al Centro Commerciale L’Aquilone ci sarà una mostra sulla “Valpolcevera verticale” con
le foto dei campioni che hanno combattuto sulle strade del Giro dell’Appennino e tante altre
immagini dei Comuni della zona dove tutti possono andare nel tempo libero con la propria
bicicletta per affrontare salite spesso impegnative. Come quelle che ogni anno il Giro
dell’Appennino propone ai corridori alla ricerca della vittoria “dell’ultima corsa in bianco e
nero”

Condividi
Posted in News.