TERMINATA LA STAGIONE E’ TEMPO DI BILANCI E RIFLESSIONI DI SEGUITO, QUELLA DELLA D.S. LINDA.

È andata, la mia prima stagione ma non la primissima, la prima ma non l’ ultima. Dove mi è stato detto ” Vai..! Tanto lo sai no? “… e non nego che ci siano state inizialmente le volte in cui avrei voluto nascondermi per il mio conscio non sapere di fronte a chi aveva dalla propria parte una grande esperienza e a qualcun altro che era lì per ricordarmelo; cocciuta, ho osservato, ascoltato, accettato ogni consiglio che ho ponderato con titubanza e riflessione, ho capito quando tacere e quando intervenire, quando ascoltare chi avrebbe potuto insegnarmi qualcosa e quando bypassare i discorsi dai quali avrei tratto meno e nonostante ciò spesso ho sbagliato. Mi ci sono impuntata, orgoglio in valigia e ho letto, studiato regolamenti, visionato percorsi, sfiorato multe, accettato critiche, discusso sempre e comunque per il bene dell’atleta, che si trattasse di sicurezza, parzialità o moralità. Poi ci sono state due regioni, 200km, e tre o quattro mazzi di chiavi al collo, le sveglie proibitive alla domenica e i ritorni scoraggianti in coda. E poi sei donna e torni a casa e se c’è il giro o il tour in TV, oltre a non avere una Televisione hai però la casa, la lavatrice, le cene, il cane, il gatto, le galline, i conigli, la spesa, la mamma e altri impegni con un nome che hanno riempito tutto quest’anno  Leonardo Gabriele Matteo Matteo Matteo Luca Francesco Alessandro Stefano Andre e sono stati loro la forza per la quale non arrendersi, il valore aggiunto ai sacrifici e agli impegni presi.

Ad inizio anno vi ho accolti con queste parole “qui siamo umani” e spero nonostante l’esperienza tecnica in elaborazione e la giovane età di avervi trasmesso da sorella maggiore nella maniera più semplice e certamente poco dolce, a parole schiette e cornate la vera essenza dell’umanità dello sport, anche quando decidevo di non ascoltarvi, anche quando facevo finta di darvi ragione, anche quando ho fino all’ultimo trovato qualcosa che non andava per spronarvi a volevere da voi stessi non il vostro 100 ma il 101 possibile, e per tutto questo GRAZIE x la collaborazione,  la fiducia e la grande diligenza con la quale avete portato a termine ognuno con le sue debolezze ed asperità questo 2021.

E oso dire a chiunque resterà, a chi smetterà, a chi cambierà, a chi crescerà di restare cosi umanamente elevati come lo siete stati, perché atleti prima o dopo smetterete di esserli, ma il vostro cammino d’uomo proseguirà nel tempo e vi renderà unici.

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