Il futuro del Bottecchia tra copertura e 6 giorni

La 21^ edizione della “3 Sere” potrebbe essere una 6 giorni finalmente coperta
Gli Amici della Pista hanno brindato al 2021, una stagione chiusa con ottimi risultati, ma sono gi

proiettati al 2022 per rilanciare ancor di più il velodromo O. Bottecchia.
“E’ anni che ci stiamo lavorando” ha detto nel suo intervento Bruno Battistella “e tassello dopo
tassello stiamo riportando la 6 giorni a Pordenone”.
Ricordiamo che le “6 giorni” sono la massima espressione del ciclismo su pista, sono gli eventi per
eccellenza che richiamano nei velodromo i migliori atleti del panorama internazionale; riportare una
“6 giorni” a Pordenone avrebbe una ripercussione sportiva e mediatica senza precedenti.
“Siamo riusciti a crescere anno dopo anno tutti insieme, grazie a questo gruppo di lavoro
meraviglioso” ha affermato nel suo intervento Eliana Bastianel, presidente degli Amici della Pista,
“un gruppo di volontari che si impegnano tutto l’anno e lavorano in maniera professionale. Un grazie
doveroso va anche a tutti gli enti territoriali, il Comune di Pordenone e la regione Friuli Venezia
Giulia, e a tutti gli sponsor privati che ci sostengono anno dopo anno senza i quali nulla sarebbe
possibile”.

Gli Amici della Pista hanno voluto lanciare, durante la serata, un altro progetto nazionale, ovvero
quello di fare del centro pista di Pordenone il centro di riferimento derny e stayer di tutta Italia.
“E’ un progetto di cui sono lusingato” ha detto Christian Dagnoni, vice presidente del comitato
Lombardia e responsabile nazionale dei derny “con Eliana e Bruno abbiamo già preso degli accordi
e nel giro di poco tempo cominceremo a trasferire le moto a Pordenone, impegnandomi in prima
persona a formare i nuovi peacer (così chiamati nel gergo i piloti delle moto)”

Insomma grandi novità in vista per la prossima stagione e per i prossimi anni.
Progetti che però vivono sempre con un incognita che grava sul velodromo, sugli atleti e sullo
spettacolo, ovvero la copertura dell’impianto.
“Il velodromo O. Bottecchia è un impianto all’avanguardia ed è il fiore all’occhiello della nostra città”
ha detto Walter De Bortoli, assessore allo sport del Comune di Pordenone “e vogliamo che questo
impianto sia sfruttato 12 mesi all’anno. Non possiamo permettere che gli sforzi degli Amici della
Pista siano resi vani per colpa della pioggia.” Parole che sono state riprese da Giancarlo Caliman,
rappresentate del CONI, il quale sostiene la causa da anni e ha dichiarato che “un impianto del
genere, se coperto, sarebbe sfruttabile da tutti gli sportivi e da tutte le famiglie che voglio far
allenare i loro figli in piena sicurezza tra le porte del velodromo, togliendoli dalle strade sempre più
trafficate”.
La notizia di ieri, poi, che il velodromo di Montichiari dovrà essere chiuso per lavori, costringendo la
nazionale italiana ad emigrare in Svizzera per potersi allenare, deve fare pensare le istituzioni che
hanno il potere di stanziare i fondi per realizzare i progetti di copertura. L’impianto del Bottecchia
non ha la distanza olimpica (che è di 250mt) ma è un velodromo rimesso a nuovo pronto all’uso per
permettere agli atleti di essere sfruttato. Vi immaginate far venire Ganna e compagni a Pordenone
per poi rimandarli a casa perché piove e non possono allenarsi?

“Il progetto di copertura è ambizioso e sicuramente necessario” ha ribadito Ivo Moras, consigliere
regionale del Friuli Venezia Giulia, “sarà mia premura e impegno portare la vostra richiesta
direttamente ai piani alti affinché possa essere valutata il più velocemente possibile”.
Ospiti della serata anche Cristina Amirante, assessore alla mobilità del Comune di Pordenone,
Roberto Amadio, team manager della Federazione Ciclistica Italiana, Cordiano Dagnoni, presidente
della FCI non presente alla serata ma che ha voluto comunque salutare i presenti in collegamento
telefonico, Manlio Moro, atleta cresciuto nel velodromo e reduce dalla recente spedizione azzurra
dei mondiali su pista, e Gianni Bugno, ospite d’onore a coronamento di una serata di grande
spessore

Ringraziamento sentito e doveroso va a tutti i ragazzi del Centro Turistico Alberghiero IAL di Aviano,
alla coordinatrice Tania Della Libera e al maitre Fabio Pezzella, che con la loro presenza alla cena
sociale hanno reso un servizio al tavolo serio e professionale.
Appuntamento al 2022 per una stagione ancor più ricca di eventi e novità

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