Gaze e Pieterse signori dello Short Track in Val di Sole

Venerdì a Daolasa nel segno degli atleti Alpecin-Deceuninck: fra gli uomini Luca Braidot esalta il pubblico italiano, ma l’ultima parola è del Campione del Mondo neozelandese. Pieterse supera allo sprint Ferrand-Prevot nell’anticipo del probabile duello di domenica. Domani le finali Downhill sulla mitica Black Snake

Che gli atleti della grande mountain bike amino la Val di Sole si capisce dai loro sguardi mentre sfilano nel campo gara di Daolasa di Commezzadura, si rilassano al suono delle acque del torrente Noce o si immergono nell’accoglienza e nel calore del pubblico italiano.
Quando si inizia a fare sul serio, tuttavia, i sorrisi diventano maschere di concentrazione e carica agonistica: nel ciclismo le grandi classiche sono quelle gare in cui vincere vale qualcosa in più, e Val di Sole quello status può sfoggiarlo con orgoglio.

C’era un’aria diversa venerdì 14 giugno, prima giornata del weekend di WHOOP UCI Mountain Bike World Series, e lo si è visto in pista: già con le semifinali, la Black Snake ha dispensato emozioni che promettono grandi sfide nel round finale di sabato, e le gare di Short Track hanno offerto duelli ad altissima velocità, come forse mai in questa stagione sulla breve distanza del Cross Country.

Hanno vinto il neozelandese Sam Gaze, Campione del Mondo di Cross Country Short Track, e l’olandese Puck Pieterse, una che in Val di Sole aveva già saputo vincere nel Cross Country e anche nel Ciclocross sulla neve di Vermiglio: en-plein per il team Alpecin-Deceuninck, che si diverte e fa festa anche senza Van der Poel, che sogna e prepara l’Olimpiade su strada.

Entrambi hanno dovuto guadagnarsi la corona fin negli ultimi metri, in due gare in cui tutti i calibri pesanti hanno risposto presente, da Ferrand-Prevot, seconda e battuta di breve misura, all’immancabile Nino Schurter, quarto anche nel format che meno gradisce rispetto alla disciplina olimpica: domenica ci sarà da divertirsi, e il pubblico di Val di Sole sa come si fa.

Fra chi risponde presente c’è anche Luca Braidot, che con un’azione coraggiosa ha lanciato il primo vero squillo della sua stagione: a sei settimane da Parigi, sorride anche il CT Celestino.

LUCA BRAIDOT CI PROVA, SAM GAZE CI RIESCE
Se lo Short Track in Val di Sole ha cambiato volto, con un tracciato molto più veloce e filante, disegnato tutto nella parte bassa del campo gara di Daolasa, per il massimo divertimento dei tanti spettatori presenti già nel venerdì di Coppa, non è cambiata però l’antifona. Anche con un dislivello altimetrico meno importante, fra accelerazioni, strappi e trenate, Val di Sole ha regalato anche quest’anno lo Short Track più duro di stagione, almeno fino a qui.

In campo maschile, la gara ha vissuto secondo uno spartito costante: acceleratore a tavoletta e selezione da dietro. La variazione sul tema, dopo quattro giri, l’ha offerta Luca Braidot (Santa Cruz), e forse non erano in molti ad attenderselo. Il gemello friulano non ha vissuto il più felice degli avvii di stagione, ed era atteso ad un segnale con vista sui cinque cerchi di Parigi. Braidot ha allungato sfruttando le curve decise del tracciato trentino, rilanciando e sfruttando l’incertezza degli uomini alle sue spalle.

Per riprenderlo c’è voluto un affondo di Filippo Colombo con a ruota il compagno Nino Schurter, uno che in Val di Sole si sente come nel salotto di casa sua, con otto trofei da ammirare sulla bacheca dei giorni più belli. Nove giri di undici, ed è tutto da rifare.

Nel momento decisivo sono emersi dalla testa del plotone sei atleti, Gaze (Alpecin), Koretzky (Specialized), Schuermans (Giant), Fini (Lapierre), Colombo e Schurter (Scott SRAM). Il sestetto si è giocato lo Short Track in volata, uno sprint che aveva un favorito chiaro: braccia alzate e arcobaleno sul petto, Sam Gaze ha avuto il tempo di assaporare l’urlo di Daolasa. Piazza d’onore per il leader della classifica di specialità Victor Koretzky, davanti al belga Jens Schuermans e all’elvetico Nino Schurter.

“È venuta fuori una gara più dura del previsto, sono felice di aver fatto centro e delle sensazioni che ho avuto”, ha commentato a caldo Sam Gaze. – “Per la nostra squadra, il weekend non avrebbe potuto iniziare in modo migliore. Credo che nelle ultime tappe il focus di molti fosse soprattutto sulla gara della domenica, il cross country, risparmiando magari qualche energia nello Short Track. Oggi invece l’obiettivo di tutti era fare la corsa, e farla al massimo. Gareggiare in Val di Sole è sempre fantastico, non vedo l’ora di correre il Cross Country di domenica sul nuovo percorso. I tifosi qui sono sempre speciali.”

Diciottesimo il primo degli italiani, Daniele Braidot (CS Carabinieri), appena davanti al gemello Luca che ha pagato nel rush finale lo sforzo profuso nella prima parte di gara.

“Inizio finalmente a sentirmi meglio,” ha sottolineato Braidot, “volevo dimostrare che non sono qui per correre nelle posizioni che ho occupato nelle ultime gare. Sono sicuro che domenica sarà un’altra corsa. Oggi ho attaccato sperando che qualcuno venisse con me, per provarci almeno in due: quando sono rimasto solo ho capito sarebbe stata dura. Sapevo che la gara si sarebbe fatta molto impegnativa nel finale, e quando è esplosa non ne avevo più, ma finalmente mi sento molto, molto fiducioso per domenica.”

PIETERSE VINCE IL PRIMO ROUND CONTRO FERRAND-PREVOT
Era la sfida più attesa, tanto nello Short Track quanto nel Cross Country, e per ora non ha tradito le attese. Puck Pieterse e Pauline Ferrand-Prèvot hanno dato via a un duello rusticano sul nuovo tracciato di Short Track della Val di Sole.

L’olandese della Alpecin-Deuceninck, vincitrice nel 2023 della prova di Cross Country, si è lasciata alle spalle la Campionessa del Mondo della INEOS-Grenadiers grazie a uno sprint regale che le ha consentito di aggiudicarsi per la prima volta la gara più breve in Val di Sole.

Dopo una partenza a razzo dell’azzurra Chiara Teocchi, Puck Pieterse ha preso il comando della situazione nel quarto giro, pur non facendo la differenza sul resto della concorrenza. La situazione di equilibrio si è protratta fino all’ultima tornata, quando l’olandese e la rivale transalpina sono riuscite a fare la differenza nel tratto in salita. La Campionessa del Mondo ha approcciato il rettifilo finale in prima posizione, ma Puck Pieterse ha avuto gioco facile nel superarla a pochi metri dal traguardo.

La statunitense Savilia Blunk (Decathlon) si è classificata in terza posizione davanti alla sudafricana Candice Lill e all’elvetica Alessandra Keller (Thomus Maxon), ancora leader della classifica di specialità. Ottava la prima delle azzurre, Chiara Teocchi (Orbea Factory), quattordicesima Greta Seiwald (Decathlon), sedicesima Giada Specia (Wilier-Vittoria).

“Avevo un piano tattico: fare gara di testa e sono riuscita nel mio intento”, ha raccontato Puck Pieterse. – “Sono felice per il successo ottenuto, non è stato facile. Il finale con Pauline è stato molto combattuto ma ritengo di esser stata brava a interpretare al meglio lo sprint conclusivo”.

Gli Short Track della categoria U23 hanno premiato due tra i giovani più promettenti della Mountain Bike internazionale, Bjorn Riley e Kira Böhm.

Lo statunitense del Team Trek Future Racing è riuscito nell’impresa di scrollarsi di dosso tutti gli avversari, a partire dal connazionale Riley Amos (Trek Factory Racing), giunto in seconda posizione davanti all’ucraino Oleksandr Hudyma (KMC Riley).

La tedesca Kira Böhm (Cube Factory Racing), autentica dominatrice della specialità, si è invece lasciata alle spalle allo sprint il duo canadese, con Isabella Holmgren in seconda posizione davanti a Emilly Johnson (Trek Future Racing). Poca gloria per i colori azzurri: Elian Paccagnella (Wilier Vittoria) ha chiuso in quindicesima posizione, Valentina Corvi (Santa Cruz) in undicesima.

DOWNHILL: PIERRON E BLEWITT SVETTANO DOPO LE SEMIFINALI
Prima delle gare di Short Track, venerdì 14 giugno in Val di Sole si sono disputati gli attesi Qualifying Round del Downhill per le categorie Elite e Juniores, seguiti dal turno di semifinali previsto soltanto per gli atleti e le atlete della massima categoria.

Il francese Amaury Pierron (Commencal Muc-Off), vincitore in Val di Sole nel 2018, e la neozelandese Jess Blewitt (Cube Factory Racing), terza lo scorso anno, sono stati i più veloci nelle semifinali delle categorie Elite.

Pierron ha interpretato alla perfezione la sezione centrale e la parte bassa della Black Snake chiudendo in 3:44:312, davanti al canadese Finn Iles (Specialized Gravity), 3:45:313, in grande spolvero nella parte alta. Terzo posto per Troy Brosnan (Canyon Factory Team): l’australiano ha chiuso la propria prova col crono di 3:45:659.

Ha destato grande impressione anche l’altro francese Loris Vergier, quarto di giornata, a differenza del connazionale Loic Bruni, il più veloce del Qualifying Round ma autore di un grave errore nel turno di semifinale. Tuttavia, per il rider di Nizza restano intatte le possibilità di rompere l’incantesimo con la Black Snake nella giornata di domani. Tra gli azzurri è stato Stefano Introzzi a centrare la finale con un buon undicesimo tempo.

Ci si attendeva qualcosa in più dalla squadra azzurra nella gara Donne Elite, ma il responso della Black Snake non è stato positivo per le atlete italiane. Scivolata nel Qualifying Round e protagonista di un lungo all’altezza della Red Bull section in semifinale, Eleonora Farina (MS Intense), Campionessa d’Europa in carica, non è riuscita a qualificarsi per l’atto conclusivo concludendo in una mesta quattordicesima piazza.

“Non è andata bene, sono profondamente delusa”, ha commentato la trentina. – “Sia nel Qualifying Round che in semifinale ho commesso tanti errori: nel primo caso mi sono salvata, purtroppo nella semi non è andata allo stesso modo”.

L’altra azzurra ai nastri di partenza del concorso Donne Elite, Gloria Scarsi (Canyon Collective), è caduta nel Qualifying Round e non si è presentata al cancelletto della semifinale a causa di una lieve commozione cerebrale.

La migliore di giornata, Jess Blewitt (Cube Factory Racing) ha invece fermato i cronometri sul 4:36:837. Alle sue spalle Myriam Nicole (Commencal Muc-Off), la veterana transalpina che sulla Black Snake si è già imposta in tre occasioni, nel 2011 e nel 2022 in Coppa del Mondo, e nel 2021, in occasione dell’ultimo Campionato del Mondo ospitato da Val di Sole Bikeland.

Terzo posto per la campionessa in carica, l’austriaca Valentina Höll (YT Mob) in 4:39.662 davanti all’altra francese, Marine Cabirou (Scott Downhill), vincitrice in Val di Sole nel 2019.
Il transalpino Max Alran (Commencal Muc-Off) e la neozelandese Eliana Hulsebosch (Union-Forged) sono stati i più veloci del Qualifying Round tra gli Junior. Settimo posto per il talento trentino, atleta Val di Sole Bikeland, Chris Hauser (Union-Forged), autore di qualche errore di troppo. “Ho pasticciato un po’ ma è domani la giornata che conta”. Nono posto per la prima delle azzurre tra le Donne JR, Clarissa Carzolio.

Domani, sabato 15 giugno, il programma delle finali si aprirà con la gara Donne JR alle 11:30, seguita da Uomini JR alle 12.00, Donne Elite alle 13.15 e Uomini Elite alle 14.00. Entrambe le gare Elite saranno trasmesse in diretta in Italia su Raisport ed Eurosport/Discovery +.

IN SERATA LE FINALI DEL 4X PRO TOUR
Il programma della giornata di venerdì 14 giugno si concluderà alle 21.00 con il round finale del 4X Pro Tour, il più importante circuito di Four-Cross a livello mondiale. L’azzurro Stefano Dolfin promette di essere uno dei principali avversari del plurititolato della specialità Tomas Slavik. Tra le donne, sfida a tre tra la statunitense Abigail Hogie e le britanniche Louise-Anna Ferguson e Morgan Haslam.

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