I Campionati Italiani di Ciclismo 2024 avranno luogo in Toscana, conferendo a questa regione il prestigioso titolo di capitale del ciclismo per l’anno in corso. La manifestazione, denominata “Toscana Tricolore 2024”, si svolge dal 17 giugno al 6 ottobre e presenta un programma di 10 eventi che assegneranno numerosi titoli in diverse discipline, tra cui strada, pista e fuoristrada, con la partecipazione di oltre 2.500 atleti. La manifestazione gode del Patrocinio e del contributo della Regione Toscana e della collaborazione della Federazione Ciclistica Italiana e della Lega Ciclismo Professionistico.
I Campionati Italiani di Ciclismo 2024 sono iniziati il 17 giugno a Firenze e si concluderanno il 6 ottobre all’Isola d’Elba. La Regione Toscana e il Presidente Eugenio Giani hanno accettato questo importante impegno e il Comitato Regionale della Federciclismo si è impegnato a realizzare questo progetto. Nel 2024, la Toscana sarà la capitale del ciclismo, in concomitanza con la Grand Départ del Tour de France. La manifestazione rappresenta un’importante occasione per promuovere lo sport e la regione a livello internazionale. Tutte le informazioni su “Toscana Tricolore 2024” sono presenti sul sito www.toscanatricolore2024.it
Sabato 22 e domenica 23 giugno si svolgeranno i Campionati italiani donne élite e uomini professionisti. Quello delle donne con partenza dal Viola Park alle 13.30 e arrivo a Scarperia e San Piero in viale Matteotti intorno alle 16.50. Quello degli uomini con partenza da Piazzale Michelangelo a Firenze alle ore 11.40 e arrivo a Sesto Fiorentino verso le 17.30. Entrambe le gare saranno trasmesse in diretta su Rai Due ed Eurosport Italia (sabato 22 giugno dalle ore 15.45 alle ore 17.15, domenica 23 giugno dalle 16 alle 17.45) e saranno uno spot per la sicurezza stradale.
Questa la dichiarazione del Presidente Federciclismo Toscana Saverio Metti: «Sono trascorsi quasi 14 anni oramai da agosto 2010 in cui perse la vita Tommaso Cavorso in un incidente stradale a Rufina. Da quel giorno, ogni giorno, la situazione è sempre andata a peggiorare in un traffico oramai insostenibile che mette in pericolo i nostri ragazzi in particolare durante gli allenamenti. Ci fa immensamente piacere poter dedicargli un traguardo volante a Rufina per le due gare clou. La nostra richiesta è stata subito accettata dal padre Marco Cavorso che in tutti questi anni si sta battendo per cambiare le sorti dei nostri ciclisti, e che voglio ringraziare pubblicamente assieme all’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani (ACCPI) per aver reso possibile questo gesto che Tommy merita e si celebrerà sul palco di Scarperia e Sesto Fiorentino».
Marco Cavorso, padre di Tommaso e delegato alla sicurezza stradale di ACCPI, commenta: «Sono passati quasi 14 anni da quel 26 agosto del 2010 in cui nostro figlio Tommaso, poco più che tredicenne, venne investito e ucciso da un automobilista in sorpasso contromano, mentre si allenava in bicicletta con i suoi compagni di squadra sulle strade toscane. Proprio a Rufina, nella strada che percorreva quel giorno Tommy, sabato e domenica prossimi transiteranno i Campionati Italiani di ciclismo. Come famiglia ringraziamo la Federazione Toscana di Ciclismo che ha voluto ricordare Tommy istituendo un traguardo volante nei pressi del luogo dell’incidente. Sarà un onore premiare la prima ragazza e il primo ragazzo che transiteranno sul traguardo di Tommy. A fine mese da quella stessa strada transiterà anche il Tour de France, forse é un cerchio che si chiude, di sicuro avremmo preferito vedere Tommaso in bici con il suo amico Vincenzo o anche solo come spettatore di questi grandi eventi vicino a casa. Ci auguriamo che il suo ricordo su quel traguardo sia generatore di una condivisione della strada più civile e umana».
Il presidente di ACCPI Cristian Salvato a nome delle cicliste e i ciclisti italiani della massima categoria aggiunge: «Ai Campionati Italiani 2024 in Toscana ricorderemo con affetto Tommy, stringendoci alla sua famiglia, a partire dal babbo Marco che da anni è per noi punto di riferimento per il suo impegno per la sicurezza stradale. Nel suo nome e in quello dei troppi ragazzi uccisi da mancanza di rispetto, distrazione e prepotenza alla guida continuiamo a batterci perchè le strade del nostro paese siano luogo di vita e non di morte. Ogni bambina e bambino dovrebbe avere il diritto di camminare, correre, pedalare e usare qualsiasi mezzo disponibile per andare e tornare a casa, invece ad oggi l’Italia è il paese più pericoloso per chilometro pedalato. Un triste primato che il nostro Paese deve impegnarsi a perdere, con la stessa energia con cui i nostri atleti questo fine settimana si batteranno per conquistare la maglia tricolore e questo traguardo volante speciale».