La G5 Sofia Leoni vince la prova di Abilità al meeting italiano in Friuli; nelle gare organizzate dal team di Rubiera a Scandiano i regionali Esordienti vanno a Pellegrino (Ceretolese) e all’ucraino “emiliano d’adozione” Osadchyi (per la commozione del presidente Rivi) mentre la Zero24 Cycling domina il trofeo Litokol per Allievi
La domenica 23 giugno targata Ciclistica 2000 Litokol a Scandiano, caratterizzata dal consueto alacre lavoro del team di Rubiera (in collaborazione con Scandianese, Boiardo e Rubierese) dal presidente Ruggero Rivi e l’inossidabile team manager William Tondelli fino all’intero staff di tecnici, dirigenti e affezionati collaboratori, ha permesso un impeccabile svolgimento di tre gare emozionanti. Complice, naturalmente, un circuito che ha regolarmente dimezzato i gruppi di classe 2011, 2010, 2009 e 2008 che hanno affrontato per varie tornate i sei chilometri e mezzo quasi privi di pianura attorno alla cittadina reggiana, scollinanti a San Ruffino e culminanti con lo strappo d’arrivo di via Manzoni cento metri prima del traguardo.
Per gli Esordienti la posta in gioco era soprattutto la maglia dalle giallorosse tonalità di campione regionale di categoria, consegnata sul palco delle premiazioni da Max Bravi consigliere del Comitato Emilia-Romagna della Federciclismo. I 1° anno hanno completato 39 chilometri a quasi 35 km/h di media, unica gara bagnata dalla pioggia mentre le successive si sarebbero svolte sotto un cielo grigio ma su strada asciutta. Protagonista assoluto Sergio Pellegrino della Ceretolese, che si è aggiudicato tutti i GPM (i primi due al comando del gruppo, gli altri quattro in solitaria) andando così a prendersi la sua quinta vittoria stagionale. Alle sue spalle ha provato a lungo a inseguire Lorenzo Salvi della Fausto Coppi, ripreso però dagli inseguitori all’ultimo giro: è stato allora sprint ristretto per le piazze d’onore, con Denny Cazzarò della Torrile a conquistare il secondo posto davanti a Edoardo Sartoni e Marco Vionea, della Forti e Liberi Zanetti. A Pellegrino, dunque, il titolo emiliano-romagnolo e il trofeo Teamwork, intitolato a uno dei fedelissimi sponsor, la ditta di piastrelle e ceramiche il cui product manager, l’ingegner Riccardo Marchiò, è stato corridore della Ciclistica 2000.
Tra i 2° anno, visto l’andamento della prova precedente, tanti hanno provato a scappar via subito ma i team maggiormente interessati al successo finale sono stati abili a tenere la corsa chiusa. Almeno fino al km 35 (sui 52 totali) quando sono andati via in tre: Manuele Marzari (Ceretolese) che ha sognato di ripetere l’impresa del compagno Pellegrino, Francesco Carloni (Madignanese) che ha vinto la classifica dei GPM, e Matteo Casadio (Azzurro Rinascita) che nel penultimo giro si è poi rialzato ed è stato “sostituito” tra i battistrada da Leonardo Manfredi della Cavriago. Quest’ultimo ha provato a scattare sugli strappi finali, ma lo sforzo è stato vano e sono rinvenuti sulla fuga una ventina di ragazzi che si sono disputati il successo: dalla rampa verticale d’arrivo è sbucata davanti a tutti una maglia proprio della Ciclistica 2000 Litokol, quella di Oleksandr Osadchyi, che ha tenuto dietro di sé il duo della Cotignolese Niccolò Astara e Lucio Baccini, urlando la sua gioia dopo un inizio stagione costellato di cadute, guai meccanici e porte chiuse in volata. Sì, il campione emiliano-romagnolo Esordienti 2° anno è ucraino: è andato via dalla sua Kiev per la guerra nel 2022 con mamma e sorella, trovando in Modena una nuova casa e nella società reggiana una seconda famiglia che domenica ha urlato la propria gioia insieme a lui. Sul palco, in un italiano scandito da voce profonda e accento inconfondibile, ha raccontato la durezza di una corsa “da duecento battiti al minuto” e mandato la dedica ai suoi cari, sia quelli presenti con lui in Italia che quelli rimasti nel loro Paese. A Sasha è andato così il trofeo Corplast, azienda correggese di stampaggio materie plastiche e produzione di articoli industriali, al fianco della Ciclistica 2000 fin dagli albori di fine anni Ottanta. A proposito della squadra di casa, hanno tenacemente chiuso in gruppo gli altri due atleti diretti da Marco Marastoni ossia Matteo Cucinella e Federico Mussini.
Mandata in archivio la mattinata “regionale” nel pomeriggio è toccato ad Allievi provenienti da diverse regioni, dal Tirreno all’Adriatico. Una formazione in particolare ha spadroneggiato: la marchigiana Zero24 Cycling, che ha potuto fare gara dura fin da subito forte sia della superiorità atletica e numerica dei suoi partecipanti. Anche qui un tentativo va via al km 35 (su 78 totali) ma dopo una quindicina di chilometri il coraggioso Nicolas Achilli della Pontenure viene raggiunto e scavalcato da un terzetto: Andrea Pierini, della toscana Montecarlo, e il tandem della Zero24 formato da Teo Lancioni e Andrea Alessiani. Al km 55 Alessiani va da solo, al 65 Lancioni accelera per raggiungerlo e i due trovano un patto cavalleresco: Alessiani che ha già un paio di vittorie all’attivo in stagione si prende il primato dei GPM mentre Lancioni va a prendersi la sua prima vittoria del 2024. Dietro Pierini e altri inseguitori devono rassegnarsi a essere ripresi all’ultimo giro e veder materializzarsi la festa della Zero24 con Edoardo Fiorini a regolare il gruppo davanti a Eros Zoppas (Santerno Fabbi), Leone Lisorini (Cecina), Manuele Borghi (Cotignolese), Emanuele Tarabori (Montecarlo) e via via gli altri. Per la Ciclistica 2000 Alessandro Pedata 12°, Mattia Roncatti 29°, Enea Ori 50°, Federico Zanarini 55°, Jacopo Loffredo e Leonardo Zanfi tra i numerosi ritirati. A Lancioni il trofeo Litokol, alla Zero24 che ha occupato l’intero podio il memorial Luciano Cottafavi: i premi della categoria più “anziana” in gara non potevano che essere dedicati all’azienda di Rubiera che fornisce nome e prezioso supporto a 360 gradi alla Ciclistica 2000, da quando nel 2006 patron Cottafavi decise di credere nel ciclismo e nei valori umani e sportivi che la società a guida Rivi-Tondelli incarna. Venuto a mancare due anni fa, l’opera e la statura di Luciano Cottafavi proseguono con la figlia Daniela che ne ha raccolto il testimone.
Ai direttori sportivi dei tre vincitori, infine, sono andate le eleganti targhe lignee predisposte dalla società organizzatrice in memoria dell’ex corridore (scomparso ancor giovane nel 2007) Mirko Vezzosi e dei due ex direttori sportivi Romano Mastri e Giacomo Algeri, quest’ultimo ricordato anche dal padre Giovanni sempre presente alle gare allestite dal sodalizio di Rubiera.
Così commenta Ruggero Rivi, presidente della Ciclistica 2000: «Abbiamo onorato al massimo l’impegno di organizzare un campionato regionale e non solo, è stato durissimo ma bellissimo. Ad aggiungere un tocco magico, il meteo che nonostante le nuvole ha retto, la totale assenza di cadute (uno dei nostri principali obiettivi) e naturalmente il risultato sportivo che, non lo nascondo, mi ha fatto versare più di una lacrima per tutto ciò che ci sta dietro a livello sportivo e umano. I riscontri degli addetti ai lavori sono stati ottimi e questo ci inorgoglisce parecchio. Voglio ringraziare le moltissime persone che hanno permesso di mettere in piedi la manifestazione, a partire dalle società che ci hanno dato una grande mano, sia in termini materiali che di personale e di location, col circolo ricreativo Parco Morgone messo a disposizione dalla Boiardo per l’intera parte logistica. Inoltre il Comune di Scandiano e naturalmente gli sponsor per il fondamentale apporto economico senza il quale l’evento non potrebbe esistere. Ultimi, ma non certo ultimi, i miei incredibili collaboratori che giocano ciascuno un ruolo essenziale per far funzionare questa “macchina” che continuerà a dare il proprio contributo al movimento di base.»
Nel weekend, intanto, i Giovanissimi griffati Litokol si sono ben disimpegnati nella tre-giorni nazionale in Friuli. Tra gli sterrati e gli asfalti di Camporosso in Valcanale, è arrivato un bel 24° posto su 151 società partecipanti (terza classificata tra le emiliano-romagnole) mentre a vincere è stata la lombarda Costamasnaga. Come risultati individuali, Sofia Leoni si è laureata campionessa G5 nelle prove di abilità, poi Augusto Canovi quarto tra i G5 su strada, mentre il G4 Pietro Basso e il G6 Thomas Vitaloni si sono piazzati secondi nelle rispettive categorie in mountain bike. Con loro hanno vissuto questo brivido del meeting italiano Riccardo Castagnoli, Federico Cancellieri, Matteo Righi, Federico e Lorenzo Mantovani, Samuele e Martina Debbia.
Momenti memorabili che costituiscono una vittoria su tutti i fronti e permettono di giungere con rinnovata energia ai prossimi appuntamenti: oggi i “piccoli” sono impegnati nella fase regionale del trofeo Coni a Montecchio Emilia (altro appuntamento importante) e una rappresentanza delle altre due categorie, tra cui “Sasha” Osadchyi, corre il memorial Attilio Pavesi al velodromo di Fiorenzuola, prodromo della Sei Giorni su pista; sabato i Giovanissimi saranno a Renazzo, nel ferrarese, per il memorial Cavalier Giberti, infine domenica “fuori regione” con gli Esordienti a Piubega, nel mantovano, per il trofeo Pecso Cavi, e Allievi a Montecassiano, nel maceratese, per il trofeo Tomaificio Letizia e Roberta.
Per gli Esordienti la posta in gioco era soprattutto la maglia dalle giallorosse tonalità di campione regionale di categoria, consegnata sul palco delle premiazioni da Max Bravi consigliere del Comitato Emilia-Romagna della Federciclismo. I 1° anno hanno completato 39 chilometri a quasi 35 km/h di media, unica gara bagnata dalla pioggia mentre le successive si sarebbero svolte sotto un cielo grigio ma su strada asciutta. Protagonista assoluto Sergio Pellegrino della Ceretolese, che si è aggiudicato tutti i GPM (i primi due al comando del gruppo, gli altri quattro in solitaria) andando così a prendersi la sua quinta vittoria stagionale. Alle sue spalle ha provato a lungo a inseguire Lorenzo Salvi della Fausto Coppi, ripreso però dagli inseguitori all’ultimo giro: è stato allora sprint ristretto per le piazze d’onore, con Denny Cazzarò della Torrile a conquistare il secondo posto davanti a Edoardo Sartoni e Marco Vionea, della Forti e Liberi Zanetti. A Pellegrino, dunque, il titolo emiliano-romagnolo e il trofeo Teamwork, intitolato a uno dei fedelissimi sponsor, la ditta di piastrelle e ceramiche il cui product manager, l’ingegner Riccardo Marchiò, è stato corridore della Ciclistica 2000.
Tra i 2° anno, visto l’andamento della prova precedente, tanti hanno provato a scappar via subito ma i team maggiormente interessati al successo finale sono stati abili a tenere la corsa chiusa. Almeno fino al km 35 (sui 52 totali) quando sono andati via in tre: Manuele Marzari (Ceretolese) che ha sognato di ripetere l’impresa del compagno Pellegrino, Francesco Carloni (Madignanese) che ha vinto la classifica dei GPM, e Matteo Casadio (Azzurro Rinascita) che nel penultimo giro si è poi rialzato ed è stato “sostituito” tra i battistrada da Leonardo Manfredi della Cavriago. Quest’ultimo ha provato a scattare sugli strappi finali, ma lo sforzo è stato vano e sono rinvenuti sulla fuga una ventina di ragazzi che si sono disputati il successo: dalla rampa verticale d’arrivo è sbucata davanti a tutti una maglia proprio della Ciclistica 2000 Litokol, quella di Oleksandr Osadchyi, che ha tenuto dietro di sé il duo della Cotignolese Niccolò Astara e Lucio Baccini, urlando la sua gioia dopo un inizio stagione costellato di cadute, guai meccanici e porte chiuse in volata. Sì, il campione emiliano-romagnolo Esordienti 2° anno è ucraino: è andato via dalla sua Kiev per la guerra nel 2022 con mamma e sorella, trovando in Modena una nuova casa e nella società reggiana una seconda famiglia che domenica ha urlato la propria gioia insieme a lui. Sul palco, in un italiano scandito da voce profonda e accento inconfondibile, ha raccontato la durezza di una corsa “da duecento battiti al minuto” e mandato la dedica ai suoi cari, sia quelli presenti con lui in Italia che quelli rimasti nel loro Paese. A Sasha è andato così il trofeo Corplast, azienda correggese di stampaggio materie plastiche e produzione di articoli industriali, al fianco della Ciclistica 2000 fin dagli albori di fine anni Ottanta. A proposito della squadra di casa, hanno tenacemente chiuso in gruppo gli altri due atleti diretti da Marco Marastoni ossia Matteo Cucinella e Federico Mussini.
Mandata in archivio la mattinata “regionale” nel pomeriggio è toccato ad Allievi provenienti da diverse regioni, dal Tirreno all’Adriatico. Una formazione in particolare ha spadroneggiato: la marchigiana Zero24 Cycling, che ha potuto fare gara dura fin da subito forte sia della superiorità atletica e numerica dei suoi partecipanti. Anche qui un tentativo va via al km 35 (su 78 totali) ma dopo una quindicina di chilometri il coraggioso Nicolas Achilli della Pontenure viene raggiunto e scavalcato da un terzetto: Andrea Pierini, della toscana Montecarlo, e il tandem della Zero24 formato da Teo Lancioni e Andrea Alessiani. Al km 55 Alessiani va da solo, al 65 Lancioni accelera per raggiungerlo e i due trovano un patto cavalleresco: Alessiani che ha già un paio di vittorie all’attivo in stagione si prende il primato dei GPM mentre Lancioni va a prendersi la sua prima vittoria del 2024. Dietro Pierini e altri inseguitori devono rassegnarsi a essere ripresi all’ultimo giro e veder materializzarsi la festa della Zero24 con Edoardo Fiorini a regolare il gruppo davanti a Eros Zoppas (Santerno Fabbi), Leone Lisorini (Cecina), Manuele Borghi (Cotignolese), Emanuele Tarabori (Montecarlo) e via via gli altri. Per la Ciclistica 2000 Alessandro Pedata 12°, Mattia Roncatti 29°, Enea Ori 50°, Federico Zanarini 55°, Jacopo Loffredo e Leonardo Zanfi tra i numerosi ritirati. A Lancioni il trofeo Litokol, alla Zero24 che ha occupato l’intero podio il memorial Luciano Cottafavi: i premi della categoria più “anziana” in gara non potevano che essere dedicati all’azienda di Rubiera che fornisce nome e prezioso supporto a 360 gradi alla Ciclistica 2000, da quando nel 2006 patron Cottafavi decise di credere nel ciclismo e nei valori umani e sportivi che la società a guida Rivi-Tondelli incarna. Venuto a mancare due anni fa, l’opera e la statura di Luciano Cottafavi proseguono con la figlia Daniela che ne ha raccolto il testimone.
Ai direttori sportivi dei tre vincitori, infine, sono andate le eleganti targhe lignee predisposte dalla società organizzatrice in memoria dell’ex corridore (scomparso ancor giovane nel 2007) Mirko Vezzosi e dei due ex direttori sportivi Romano Mastri e Giacomo Algeri, quest’ultimo ricordato anche dal padre Giovanni sempre presente alle gare allestite dal sodalizio di Rubiera.
Così commenta Ruggero Rivi, presidente della Ciclistica 2000: «Abbiamo onorato al massimo l’impegno di organizzare un campionato regionale e non solo, è stato durissimo ma bellissimo. Ad aggiungere un tocco magico, il meteo che nonostante le nuvole ha retto, la totale assenza di cadute (uno dei nostri principali obiettivi) e naturalmente il risultato sportivo che, non lo nascondo, mi ha fatto versare più di una lacrima per tutto ciò che ci sta dietro a livello sportivo e umano. I riscontri degli addetti ai lavori sono stati ottimi e questo ci inorgoglisce parecchio. Voglio ringraziare le moltissime persone che hanno permesso di mettere in piedi la manifestazione, a partire dalle società che ci hanno dato una grande mano, sia in termini materiali che di personale e di location, col circolo ricreativo Parco Morgone messo a disposizione dalla Boiardo per l’intera parte logistica. Inoltre il Comune di Scandiano e naturalmente gli sponsor per il fondamentale apporto economico senza il quale l’evento non potrebbe esistere. Ultimi, ma non certo ultimi, i miei incredibili collaboratori che giocano ciascuno un ruolo essenziale per far funzionare questa “macchina” che continuerà a dare il proprio contributo al movimento di base.»
Nel weekend, intanto, i Giovanissimi griffati Litokol si sono ben disimpegnati nella tre-giorni nazionale in Friuli. Tra gli sterrati e gli asfalti di Camporosso in Valcanale, è arrivato un bel 24° posto su 151 società partecipanti (terza classificata tra le emiliano-romagnole) mentre a vincere è stata la lombarda Costamasnaga. Come risultati individuali, Sofia Leoni si è laureata campionessa G5 nelle prove di abilità, poi Augusto Canovi quarto tra i G5 su strada, mentre il G4 Pietro Basso e il G6 Thomas Vitaloni si sono piazzati secondi nelle rispettive categorie in mountain bike. Con loro hanno vissuto questo brivido del meeting italiano Riccardo Castagnoli, Federico Cancellieri, Matteo Righi, Federico e Lorenzo Mantovani, Samuele e Martina Debbia.
Momenti memorabili che costituiscono una vittoria su tutti i fronti e permettono di giungere con rinnovata energia ai prossimi appuntamenti: oggi i “piccoli” sono impegnati nella fase regionale del trofeo Coni a Montecchio Emilia (altro appuntamento importante) e una rappresentanza delle altre due categorie, tra cui “Sasha” Osadchyi, corre il memorial Attilio Pavesi al velodromo di Fiorenzuola, prodromo della Sei Giorni su pista; sabato i Giovanissimi saranno a Renazzo, nel ferrarese, per il memorial Cavalier Giberti, infine domenica “fuori regione” con gli Esordienti a Piubega, nel mantovano, per il trofeo Pecso Cavi, e Allievi a Montecassiano, nel maceratese, per il trofeo Tomaificio Letizia e Roberta.