Si parte a due passi dall’Arena di Verona e, dopo il successo dello scorso anno, si arriva nuovamente sul Monte Berico dopo 173 km di gara. Previsti 5 giri di circuito, con la salita simbolo della città di Vicenza da affrontare 6 volte. L’appuntamento con l’87ª edizione è per mercoledì 16 ottobre
Sono passati ben 115 anni da quando, nel 1909, veniva allestito il primo Giro del Veneto. Dopo molti periodi floridi ma anche alcuni difficili, la classica di ciclismo per eccellenza della Regione Veneto è tornata a fiorire nel 2021 con l’organizzazione della PP Sport Events e ora si appresta a vivere la sua 87ª edizione. In programma mercoledì 16 ottobre 2024, la corsa rappresenta l’apertura ideale della settimana di Ride the Dreamland – che comprende anche Serenissima Gravel, Social Ride VENEtoGO e Veneto Classic – il tutto con l’obiettivo di esaltare la straordinara bellezza e varietà del Veneto e allo stesso tempo offrire agli appassionati un grande spettacolo, con alcuni dei migliori interpreti dello sport pronti a darsi battaglia.
Rispetto al tempo di pionieri e a quella prima, storica, edizione, c’è una cosa che non è cambiata: la centralità di Vicenza. La città del Palladio ospiterà il gran finale del Giro del Veneto anche nel 2024, e a ciò si aggiunge una partenza di prestigio assoluto, visto che il gruppo scatterà da Piazza Bra, a due passi dall’Arena di Verona, che ha ospitato diverse volte l’ultimo atto del Giro d’Italia. Dalla città scaligera si andrà in direzione Cologna Veneta e quindi Lonigo, dove è posto un traguardo volante dedicato al compianto Davide Rebellin, 3 volte vincitore della corsa (dal 1998 al 2000) e che proprio a Ride the Dreamland ha corso le ultime gare della carriera prima della nota e triste vicenda.
Dopodiché i corridori affronteranno la semplice asperità di Monte del Roccolo, transiteranno per Vo’ di Brendola e Valmarana, ed entreranno quindi nel circuito finale di Vicenza, lungo 15 km, che ha come punto cardine il Monte Berico, e andrà ripetuto 5 volte (6 passaggi sulla salita).
Lo strappo verso il santuario della Madonna di Monte Berico, contraddistinto dagli inconfondibili portici a lato della strada, misura esattamente un chilometro con una pendenza media del 7,1%. Se i primi 400 metri sono abbastanza pedalabili, i 600 finali sono invece piuttosto “cattivi”, con pendenze che oscillano costantemente tra l’8 e il 12%. L’ultima scalata verso il traguardo, però, verrà affrontata solamente a metà, in modo da non tagliare fuori a prescindere i corridori più veloci. In totale saranno 173 km di gara.
“L’anno scorso vedere Monte Berico pieno di pubblico in un mercoledì lavorativo è stata una soddisfazione enorme – ha spiegato Filippo Pozzato, CEO di PP Sport Events -. Vorremmo trasformare questa salita in qualcosa di iconico per gli appassionati, un luogo dove ritrovarsi e passare il pomeriggio a tifare i grandi campioni del ciclismo. Abbiamo aggiunto un giro di circuito proprio per questo, così da attirare ancora più gente. Dal punto di vista tecnico, invece, la corsa è studiata per diverse tipologie di corridori, sia per gli attaccanti e chi va forte in salita, sia per chi invece è veloce e sa resistere agli strappi. Sono sicuro che anche quest’anno ci divertiremo”.
L’anno scorso ad imporsi fu il francese Dorian Godon, che nell’esplosivo finale di Monte Berico anticipò il norvegese Tobias Halland Johannessen e il belga Florian Vermeersch.