Vicenza (VI), 21 marzo 2018 – A seguito delle indiscrezioni apparse in questi giorni sui media, in Italia e all’estero, relativamente a nuove candidature e al presunto ritiro del Veneto per l’organizzazione dei Mondiali di Ciclismo del 2020 il Comitato Veneto 2020, attraverso il suo Presidente, l’ Avvocato Claudio Pasqualin, precisa che:
• Allo stato attuale il Mondiale del 2020 è assegnato, seppure sub-judice, al Veneto come stabilito dal Comitato Direttivo dell’UCI durante il Congresso svoltosi a Bergen a fine settembre 2017 in occasione dell’ultima rassegna iridata.
• Il Comitato Veneto 2020 non si è affatto ritirato dalla corsa iridata, ma invece continua a lavorare con impegno e determinazione al progetto, in vista della scadenza ultima di giugno, per ottenere l’assegnazione definitiva adempiendo in modo completo e soddisfacente a tutte le richieste e le garanzie previste dai protocolli UCI.
“A fronte di quanto emerso in questi giorni ci tengo a sottolineare che a Bergen il Mondiale del 2020 è stato assegnato all’Italia, sulla base del progetto messo a punto dal nostro Comitato Veneto 2020. Un progetto che ha come fulcro la partenza della corsa dei professionisti da Venezia, il coinvolgimento con le varie prove di tante città della Regione e di avere come traguardo finale delle prove la città di Vicenza. Da parte nostra continuiamo a lavorare con il massimo impegno su tutti i fronti. Abbiamo fatto tutti i passaggi necessari, abbiamo presentato un dossier tecnico completo in ogni sua parte che a suo tempo è stato giudicato positivamente dall’UCI e anche i sopralluoghi effettuati sul terriotrio dai delegati UCI avevano ottenuto un ottimo riscontro. Alla luce di tutto questo auspichiamo che la situazione politica italiana, sulla base di quanto espresso dal voto del 4 marzo, nelle prossime settimane possa definirsi in maniera tale da consentire al progetto Veneto 2020 di concretizzarsi definitivamente entro i tempi richiesti dall’UCI” dice l’ Avvocato Claudio Pasqualin, Presidente del Comitato Veneto 2020.