I primi tre giorni di Giro d’Italia hanno detto che è stato un ritorno più che soddisfacente per l’Androni Giocattoli Sidermec, che si è ripresentata alla corsa rosa con intatta voglia di fare, spirito battagliero e buone prestazioni, in linea con il passato del team diretto da Gianni Savio.
Nei tre suggestivi e storici giorni israeliani i campioni d’Italia si sono dapprima difesi nella cronometro di Gerusalemme (senza specialisti, resta buona la prova di Masnada, uno scalatore, che ha chiuso ad una cinquantina di secondi dal vincitore Tom Dumoulin e a pochissimo da Fabio Aru), per poi “passare” all’attacco nelle prime due frazioni in linea.
Verso Tel Aviv la prima fuga del Giro l’ha portata via Davide Ballerini, bravo a vincere anche il primo traguardo volante della corsa; verso Eilat, invece, è stato Marco Frapporti il super protagonista di giornata con 223 chilometri di una fuga (a tre) ripresa a soli 6 chilometri dal traguardo. Proprio Frapporti, partito al chilometro zero, si è imposto pure nel gpm di giornata. Nelle due tappe, dopo le belle azioni, nelle preventivate volate sono arrivati gli altrettanto attesi piazzamenti di Manuel Belletti. Il romagnolo ha chiuso ottavo a Tel Aviv e settimo a Eilat nei due sprint firmati da Elia Viviani.
Buono, dunque, l’avvio in linea con il dna di una formazione che per vocazione onora qualsiasi gara, figuriamoci il Giro d’Italia.
I tre giorni di corsa in Israele, prima della grande presentazione, avevano portato anche l’Androni Giocattoli Sidermec a tuffarsi un poco nella storia dei luoghi con la visita di tecnici e personale al Santo Sepolcro e al Muro del Pianto. Nella mattinata di oggi il rientro in Italia; nel pomeriggio breve uscita in bici per i corridori, che già son pronti a riattaccarsi il numero sulla schiena per la Catania-Caltagirone di domani, la prima delle tre tappe previste in Sicilia.