Ripartenza sprint per il Giro d’Italia dopo il secondo giorno di riposo. La decima tappa, la più lunga dell’edizione 2018 con i suoi 239 km, ha portato la Corsa Rosa dall’Abruzzo all’Umbria. Partita da Penne, dove Giulio Ciccone si è presentato con una casacca del Comitato Vittime di Rigopiano per ricordare le 29 vite scomparse nella tragedia del gennaio 2017, la frazione si è conclusa non senza colpi di scena a Gualdo Tadino con Mohoric (Bahrain-Merida) vincitore dello sprint a due con Denz (AG2R). A 34” il gruppo maglia rosa con Alessandro Tonelli miglior del #GreenTeam, 14°.
La partenza in salita è stata la rampa di lancio per la prima fuga di 17 corridori tra cui Ciccone ma, soprattutto, l’inizio del calvario di Chaves. L’inattesa debacle ha determinato un’innalzamento dei ritmi di gare e, di conseguenza, un costante frazionamento del plotone. I fuggitivi hanno goduto al massimo di due minuti di vantaggio, ridotti a zero dopo 80 km. Mentre il gruppo di testa procedeva spedito verso il traguardo, la pioggia ha complicato il finale. Mohorich è stato il più coraggioso e, nell’ultima discesa, si è involato insieme a Denz e Villella (Astana), salvo poi staccare quest’ultimo e battere il tedesco in volata.
L’undicesima tappa, in programma domani, partirà da Assisi e terminerà a Osimo. Un percorso insidioso come quello odierno, concentrato però in 156 km.