AIRace, l’ultimo atto fa felici Hodeg e Padun

Il colombiano della Deceuninck-Quick Step ha colto allo sprint la sua seconda vittoria di tappa mentre l’ucraino della Bahrain-Merida ha conquistato la Adriatica Ionica Race 2019 davanti a Ben Hermans e James Knox

TRIESTE, 28 LUGLIO 2019 – La Adriatica Ionica Race si conclude sotto la pioggia a Trieste, dove il colombiano della Deceuninck-Quick Step Alvaro Hodeg ha bissato il successo ottenuto nella frazione inaugurale a Mestre imponendosi in uno sprint a ranghi compatti. Non ci sono state particolari sorprese nell’ultima tappa da Cormons a Trieste (103,5 km) e l’ucraino Mark Padun (Bahrain Merida) ha potuto così portare a casa la meritata vittoria finale costruita nella tappa dolomitica al Lago di Misurina.

L’ultima frazione è stata molto nervosa – spiega Padun. – Nel finale tutti volevano rimanere davanti. Devo ringraziare i miei compagni che mi hanno protetto perfettamente e hanno riposto in me molta fiducia giorno dopo giorno. Voglio continuare a crescere: sono un corridore più adatto alle corse a tappe che alle gare di un giorno. Quest’anno ho corso poco a causa di una tendinite che mi ha perseguitato per mesi. Per me questa corsa ha rappresentato un nuovo inizio“.

Il coraggioso attacco di giornata ha portato allo scoperto quattro corridori – Winner Anacona (Movistar), Matteo Badilatti (Israel Cycling Academy), Joel Nicolau (CajaRural-Seguros RGA) e Thimo Willems (SportVlaanderen-Baloise) – ma il loro vantaggio non ha mai superato i due minuti con tutte le squadre più forti impegnate a tenere il distacco sotto controllo per diversi motivi: l’Astana a caccia di una vittoria, la Deceuninck-Quick Step per spianare la strada di Hodeg verso la volata, la Bahrain Merida per difendere il primato in classifica di Padun.

La resistenza dei fuggitivi si è esaurita a 20 km dalla conclusione, quando il gruppo è entrato il pieno controllo della corsa. In avvicinamento all’arrivo, la Deceuninck-QuickStep ha preso in pugno la situazione per lanciare Hodeg e il colombiano è puntualmente emerso su tutti, precedendo Sacha Modolo (EF-Education First) ed Edward Theuns (Trek Segafredo).

Sono molto contento, è una vittoria che la squadra ha cercato e meritato – ha detto Hodeg -. Evenepoel e Honoré hanno controllato la fuga, nonostante fosse una tappa corta, molto difficile da gestire. Nel finale, Senechal e Knox mi hanno lanciato nel migliore dei modi e sono riuscito a concretizzare“.

Il podio finale ha visto Mark Padun (Bahrain Merida) laurearsi vincitore della Adriatica Ionica Race 2019 davanti a Ben Hermans (Israel Cycling Academy, +0:15) ed a James Knox (Deceuninck-Quick Step, +0:24), mentre il protagonista assoluto della quarta tappa Remco Evenepoel, che nel finale odierno ha accusato ritardo, è scivolato in ottava posizione della generale.

Siamo soddisfatti – ha commentato a caldo il Presidente del comitato organizzatore Moreno Argentin. – Abbiamo raggiunto l’obiettivo di organizzare una gara a tappe adatta a corridori completi, più impegnativa rispetto all’edizione dell’anno passato. Siamo solo all’inizio di un percorso molto ambizioso. Il ciclismo è un poderoso veicolo di promozione territoriale e siamo consapevoli che con la cooperazione e la crescita dal punto di vista mediatico, questa manifestazione abbia tutto per diventare un punto di riferimento del calendario internazionale“.

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