FRANCESCO BETTINI DICE ADDIO AL CICLISMO

 “Ho dato le mie prime pedalate che non avevo ancora 3 anni, già andavo alle corse a vedere zio Paolo che si faceva largo tra i grandi del ciclismo mondiale. E io ricordo ancora quando tornando a casa dalle corse mi immaginavo lì in mezzo al gruppo.
I miei idoli erano Marco Pantani, Lance Armstrong e Zio Paolo ovviamente.
Sono cresciuto. e crescevo anche ciclisticamente iniziando a levarmi qualche piccola soddisfazione. Con Babbo Sauro che mi portava in giro per l’Italia a correre e zio Paolo che mi telefonava tutte le domeniche sere per sapere com’era andata.
Ho fatto tutte le categorie. Giovanissimi, esordienti con le prime corse vinte.
 Con l’età si cresce e cominciavano a crescere anche gli obbiettivi. Sicche passato under23 si inizia a pensare all unico e grande obbiettivo che hanno tutti i  ciclisti a 18 anni. PASSARE PROFESSIONISTA.
Allenamenti lunghi e faticosi tante rinunce ma sempre come se fosse un gioco.
Tanti compagni di squadra che sono diventati grandi amici.
Riesco finalmente a passare professionista, 1 anno di preziosissime esperienze di vita e tanta tanta felicità nel pedalare accanto a campioni visti  solamente in tv
Ed eccoci qua. Alla fine dell ennesima stagione. La 19* dal primo numero attaccato sulla maglia.
L’ultima.
La mia ultima stagione dell ansia la sera prima di una corsa.
La mia ultima stagione di pecore lungo le strade
La mia ultima stagione con il numero sulla schiena.
dico basta a questo mondo perché mi sento di aver dato tutto per questo sport. non sono mai stato un campione ma credo di aver speso tutto il tempo possibile per realizzare tutti i miei sogni sulla bici
La bicicletta è una parte fondamentale della mia vita dove mi ha insegnato molto e per questo continuerò a pedalare e vivere con la mia bicicletta. “
 

 

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