Elezioni al Comitato Regionale Toscano ANDREA TAFI: “MI CANDIDO ALLA PRESIDENZA”

L’ex corridore professionista Andrea Tafi, 54 anni, pistoiese di Lamporecchio, si candida
alla presidenza del Comitato Regionale Toscano della Federazione Ciclistica Italiana per il
quadriennio 2021-24. Le elezioni per il Comitato Toscano sono previste domenica 10
gennaio.
“Sono stato corridore professionista dal 1989 al 2005 – afferma Andrea, vincitore in carriera
di 30 competizioni, molte delle quali di grande risonanza internazionale – e ricordo tutto di
quegli anni. Custodisco, gelosamente, ogni emozione vissuta in quel periodo della mia vita,
cercando di condividerla con i miei figli per ricordarmi e ricordare loro quanto è importante
credere in quello che si fa. Per me è stato così. Ci ho sempre creduto e sono stato fortunato
poiché ho fatto della mia passione il mio lavoro. Sono fermamente convinto di non essere
mai sceso dalla bici e sento di poter dare ancora molto a questo sport. Ho deciso di
candidarmi alla presidenza del Comitato Toscano per mettere a disposizione delle nuove
generazioni di sportivi il mio sapere, la mia esperienza, le mie emozioni”.
Viviamo in un periodo difficile: “E’ un motivo in più per essere uniti e tutelare il ciclismo che
amiamo partendo dalle basi, ovvero dalle categorie giovanili”. Tafi ha legato il periodo più
bello della carriera alla maglia della Mapei, la squadra di patron Giorgio Squinzi, per la
quale ha gareggiato 12 stagioni prima di passare in altri teams: “Ho smesso di correre da
15 anni – prosegue Andrea – e oggi mi sento in dovere di seguire un consiglio che il dottor
Squinzi dava a me e ai miei compagni, ovvero “mai smettere di pedalare”. Quindi pedaliamo
per il ciclismo, dobbiamo farlo tutti. Solo così possiamo creare qualcosa di unico per i nostri
ragazzi”. In genere un presidente vorrebbe attorno a sé persone di fiducia, a cominciare da
chi, se verrà eletto, avrà la carica da vice-presidente del Comitato Regionale. “Ho molta
fiducia di Alessandro Dolfi e Luciana Gradassi, due espertissimi dirigenti che già hanno
ricoperto cariche in seno alla Federazione Ciclistica Italiana. Se mi eleggeranno presidente
cercherò di raggiungere l’unità d’intenti con tutte le strutture operanti nel Comitato
Regionale della Toscana”.
Tafi garantisce il massimo impegno ai dirigenti di società che lo voteranno il 10 gennaio,
tuttavia attende altre fasi per comunicare il proprio programma. “Di certo lavorerò per dare
massima importanza al ciclismo maschile e femminile, alla pari. E cercherò di dare pari
dignità a tutte le specialità del ciclismo su strada, pista e fuoristrada. Mi candido
consapevole che il ruolo di presidente richiede notevole impegno però questo non mi
spaventa perché è il cuore che me lo chiede”.
LA CARRIERA DEL “GLADIATORE” – Andrea Tafi è nato a Fucecchio (Firenze) il 7 maggio
1966. Tra i 30 successi ottenuti dal forte passista scalatore ci sono tra l’altro 5 prove di
Coppa del Mondo e altre classiche. Andrea ha debuttato tra i professionisti nella Eurocar
nel 1989, vincendo subito una tappa alla Vuelta a Murcia e una al Giro del Lussemburgo.
Nel ’90, in maglia Selle Italia, si è aggiudicato due tappe al Giro della Florida e una a quello
d’Inghilterra. Nel ’91, sempre nel team Selle Italia, ha gioito per la vittoria al Giro del Lazio.
Dopo due annate alla Carrera-Tassoni è approdato alla Mapei nel 1994. Nella prima
stagione alla corte di Squinzi ha vinto Gran Premio di Rio Saliceto e Grand Prix Fourmies
(Francia). Nel 1996 ha regalato alla Mapei le vittorie al Trofeo Melinda, alla Parigi-Bruxelles,
Giro del Lazio, Coppa Placci e al Giro di Lombardia valido per la Coppa del Mondo. Tafi,
specialista nelle vittorie per distacco, l’anno successivo si è imposto in due tappe al Tour de
Langkawi (Malesia), alla Rochester Classic di Coppa del Mondo, poi ancora al “GP”
Fourmies e nella “Sabatini” a Peccioli. E proprio alla Sabatini 1997 è nato il soprannome di
“Gladiatore”, a sottolineare la sua strategia caratterizzata da attacchi a sfinimento.
Tafi ha iniziato il ‘98 col successo in una tappa a cronometro del Tour de Langkawi. Il 5
luglio ’98 a Bergamo, applaudito da oltre 100 000 spettatori sul circuito, Andrea si è
laureato Campione d’Italia degli stradisti, naturalmente per distacco. E ha impreziosito il suo
palmares e quello della Mapei anche con le vittorie al Gran Premio di Camaiore, alla Coppa
Agostoni e nel Criterium di Bavikhove. E’ pure del ’98 la sua vittoria-tris al Giro del Lazio.
Anno ’99, il Gladiatore firma i successi nell’infernale Parigi-Roubaix di Coppa del Mondo, al
Giro del Piemonte nel Circuito di Fucecchio.
Nel 2000 ha regalato al dottor Squinzi la vittoria nella Parigi-Tours, una delle poche
classiche di Coppa del Mondo che ancora mancavano al palmares della corazzata Mapei.
Nell’anno a seguire si è imposto nella tappa di Aranda de Duero (Vuelta a Burgos). Il 2002 è
stato l’ultimo anno per la Mapei da sponsor di un team professionistico: il Gladiatore ha
onorato la maglia a cubetti vincendo per distacco il Giro delle Fiandre di Coppa del Mondo.
Andrea ha poi gareggiato per i teams CSC (2003), Alessio-Bianchi (2004), Saunier Duval
(2005).

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