LA CRONACA
Proprio Simon Carr ha propiziato il tentativo di fuga che ha caratterizzato la tappa regina del TotA, nella scalata verso il Passo di San Lugano. Assieme a lui il compagno Carthy, Rodriguez (Ineos), Mühlberger (Movistar), Hamilton (Jayco-AlUla), Leemreize (DSM), Bizkarra (Euskaltel-Euskadi), Higuita (Bora-Hansgrohe), Covili (VF Group-Bardiani), Mattia Bais e Piganzoli (Polti-Kometa).
I battistrada hanno superato compatti la salita del Redebus e si sono selezionati sulle rampe del Passo del Compet, grazie all’impulso di Carr e Higuita. Nel gruppo dei big ha preso in mano la situazione la Decathlon-Ag2r che ha ridotto a 2 minuti il ritardo dal duo di testa ai piedi del Passo del Vetriolo.
La temuta “Strada dei Baiti” è risultata ostica a Higuita che ha dovuto mollare la ruota di Carr, mentre alle loro spalle O’Connor ha provato a smuovere le acque trovando però la pronta risposta di Lopez, Tiberi e Poels, seguiti a poca distanza da Sosa, Bardet, Storer e Harper.
Non appena rientrato in discesa, Harper ha contrattaccato assieme a O’Connor, ma il tentativo di entrambi si è spento a causa di una brutta caduta. Harper ha avuto la peggio lasciando la corsa, O’Connor è invece regolarmente ripartito.
In questo frangente, il gruppo dei big ha calato la velocità permettendo ad altri ritardatari di rientrare e a Carr di guadagnare terreno e involarsi in solitaria verso il traguardo di Borgo Valsugana. Sull’ascesa di Colle San Marco, la Decathlon ha provato a sparigliare le carte lanciando all’attacco il giovane Valentin Paret-Peintre, ma Lopez è infine riuscito a riportare gli inseguitori anche su questo tentativo salvando la sua leadership.
Alle spalle di Carr, solitario sul traguardo di Borgo Valsugana, sono giunti Storer e O’Connor a 1:19, tre secondi prima di Poels, Paret-Peintre, Tiber, Bardet e Poels: con ogni probabilità, fra questi corridori c’è il nome del vincitore di questo Tour of the Alps.