BARDIANI CSF, CICCONE PROTAGONISTA SUL GRAN SASSO

FOTO BETTINI

Nel “suo” Abruzzo, sul Gran Sasso, Giulio Ciccone sfodera una prestazione maiuscola e si gioca il successo nella nona frazione del Giro d’Italia (225 km da Pesco Sannita a Campo Imperatore, quota 2.135 metri). Il talento della Bardiani-CSF è stato protagonista nelle fasi decisive della corsa, con tre attacchi negli ultimi tre chilometri. I big di classifica non glia hanno concesso però libertà d’azione, rintuzzando ogni tentativo fino al forcing finale che ha premiato la maglia rosa Yates (Mitchelton-Scott) davanti a Pinot (Groupama-FDJ) e al compagno Chaves. Ciccone ha comunque chiuso nella top ten, al decimo posto a 24” dal vincitore.

“Quegli attacchi nel finale erano la dimostrazione di quanto credessi nella vittoria finale. Quella di oggi era una tappa speciale per me. Eravamo sulle mie strade, mi sono sentito come a casa con un pubblico caldissimo che mi ha incitato e sostenuto. Dovevo e volevo provarci, a tutti i costi. Non sono riuscito a vincere, ma sono contento di aver dato tutto” ha detto Giulio.

“E’ stata una tappa durissima, corsa ad un’andatura forte. Nel finale speravo che i big si guardassero di più tra loro, che mi lasciassero andare visto che non ero un insidia per la classifica. Per questo ho provato a più riprese. Ricevere regali in una delle tappe più belle di questo Giro, a 3 km dell’arrivo, è però chiedere troppo. So di stare bene e guardo alle altre occasioni che potrò trovare da qui a Roma con fiducia. Il terreno per provarci c’è” ha aggiunto il corridore.

Insieme all’ottima prova di Ciccone, la Bardiani-CSF è stata protagonista anche nella fuga di giornata, composta da 14 corridori, con Simone Andreetta. Per lui oltre 200 km all’attaco prima di essere ripreso dal gruppo ai -20 km dal traguardo.

Domani i corridori godranno del secondo giorno di riposo. La Corsa rosa riprenderà martedì con la decima tappa da Penne a Gualdo Tadino.

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