BEPPE SARONNI: “LA FUCILATA DI GOODWOOD E’ NATA A PECCIOLI”

Vinse Coppa Sabatini e Mondiale nel 1982
E’ il 4 agosto 1982 e l’Italia è in preda alla calciofilia acuta. Poche settimane
prima, il mitico 11 luglio, gli azzurri hanno vinto il Campionato del Mondo di
calcio nella finale del Bernabeu contro la Germania Ovest e anche le massaie
ormai sanno tutto su Paolo Rossi, Claudio Gentile, Beppe Bergomi e gli altri
giocatori del ct Bearzot.
A Peccioli il 4 agosto si corre la Coppa Sabatini e il leggendario ct Alfredo
Martini la segue col taccuino aperto: deve decidere titolari e incarichi per il
Mondiale di Goodwood del 5 settembre. La Sabatini 1982 se l’aggiudica
Giuseppe Saronni, lombardo della Del Tongo – Colnago, e l’ordine d’arrivo è
regale: secondo Pierino Gavazzi, terzo Francesco Moser, quarto Gibi
Baronchelli.
“Il caldo era torrido – ricorda Beppe Saronni – e per me non rappresentava
l’ideale. Normalmente esprimevo il rendimento migliore col caldo lieve , tuttavia
il 1982 era già magico per me e tutto poteva andarmi bene”.
In effetti quell’anno Beppe aveva già successi di notevole spessore nel
palmares comprese 3 tappe al Giro d’Italia e la classifica finale del Giro di
Svizzera. Un altro motivo spronava Beppe e tutta la squadra bianco-giallo-blu:
“La Coppa Sabatini – prosegue il campione di San Lorenzo di Parabiago – è
una classica toscana e il nostro patron Stefano Del Tongo ci teneva in modo
particolare a vincerla. Nei giorni precedenti alla Sabatini noi della Del Tongo
siamo stati in ritiro vicino a casa sua, ad Arezzo, per preparare bene le
premondiali e anche la Coppa Sabatini. Inoltre io volevo rifarmi perché il
Campionato italiano non mi era andato benissimo”.
La Del Tongo-Colnago nei 216 chilometri di gara si comportò da dream team
della corsa. “Ero già arrivato secondo nel 1978 e nel 1980 – continua Beppe –
e non mi andava più di piazzarmi, volevo vincere. Si stabilì di puntare tutto sulla
volata finale in salita, in cima alla collina di Peccioli, essendo l’arrivo adatto a

me”. Il 4 agosto ’82 la Del Tongo – Colnago impedì a chiunque di evadere;
l’imperativo era arrivare in volata. “L’ ultima fuga l’abbiamo annullata ai piedi
della collina finale”. Nello sprint in salita Saronni fece la differenza
guadagnando notevole considerazione dal ct Martini. “La Sabatini è una delle
vittorie più belle che ho ottenuto in Italia , e mi diede grande slancio verso il
Mondiale di Goodwood”.
Prima di cimentarsi nel Campionato del Mondo in Inghilterra, Saronni vinse per
la seconda volta in carriera a Lissone nella Coppa Agostoni e trionfò altresì
nella prima tappa del Giro di Germania. E il 5 settembre 1982 ci regalò la
“fucilata di Goodwood” diventando Campione del Mondo e portando l’Italia del
pedale sulle prime pagine nell’anno in cui tutti parlavano di calcio.
“E’ stata una fucilata anche quella di Peccioli – prosegue Beppe – per tutte le
certezze che mi ha regalato. Allora alla Coppa Sabatini partecipavano tutti i
migliori, ogni edizione era una grande sfida”.
Nel finale di stagione 1982 Saronni oltre al Mondiale vinse il Giro di Lombardia
a Como e anche una tappa della Ruota d’Oro sulle rive del Garda. Chiuse
l’anno con 27 successi all’attivo.
Si parlerà della vittoria di Saronni a Peccioli anche alla presentazione di Giro
della Toscana e Gran Premio di Peccioli – Coppa Sabatini 2023. Le due
classiche verranno presentate presso le Piscine Comunali di Peccioli (Pisa) il
5 settembre alle ore 17, 45. Nell’occasione Beppe celebrerà anche il 41°
anniversario dal successo iridato.
“Gli organizzatori della Pecciolese – fa notare Saronni – hanno istituito la
Challenge Memorial Martini per valorizzare Giro della Toscana e Coppa
Sabatini: ne apprezzo l’iniziativa a ricordo del grande Ammiraglio azzurro”.
ORDINE D’ARRIVO EDIZIONE 1982 – 1. Giuseppe Saronni (Del TongoColnago) km 216 in 5 h 40’ media 38, 118 km/h; 2. Pierino Gavazzi; 3.
Francesco Moser ; 4. Gianbattista Baronchelli ; 5. Roberto Ceruti; 6. Noel
Dejonckheere (Belgio); Gabriele Landoni; 8. Giuseppe Petito; 9. Glauco
Santoni; 10. Palmiro Masciarelli.

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