CPA. I CORRIDORI UNITI PER LA PACE, LA SICUREZZA E NUOVI PROGETTI

Settimana scorsa, alla vigilia del week end con Milano-Sanremo e Trofeo Binda, si è riunita l’assemblea generale dell’associazione mondiale dei corridori. Il presidente del CPA Gianni Bugno ha aperto i lavori esprimendo la sua tristezza per la drammatica situazione internazionale, che indirettamente ha colpito anche il mondo del ciclismo e tanti suoi attori protagonisti.
I corridori intervenuti, tra cui Philippe Gilbert, hanno ringraziato i loro rappresentanti per come stanno operando dietro le quinte per trovare una soluzione per i colleghi il cui lavoro è a rischio ed espresso la solidarietà di tutto il gruppo alle famiglie coinvolte loro malgrado nella guerra e nella conseguente emergenza umanitaria. «Lo sport non prevede discriminazioni di alcun tipo, nel gruppo convivono in fratellanza uomini e donne di ogni provenienza, colore della pelle, nazionalità, religione. Siamo tutti uniti per la pace e non concepiamo divisioni».

Presentati il bilancio, illustrati i conti e il lavoro di ottimizzazione del fondo di transizione, si è discusso dei nuovi progetti sviluppati per il ciclismo femminile, compreso il sistema di gestione premi di cui le cicliste potranno usufruire al pari dei colleghi uomini.

Per quanto riguarda la sicurezza in corsa, il CPA si è accordato con l’AIOCC, l’associazione che riunisce gli organizzatori delle gare professionistiche, per valutare mese per mese i problemi emersi e le migliorie che si possono apportare alle singole manifestazioni in base a quanto segnalato nei sondaggi dai partecipanti e dai delegati. È emersa la necessità, soprattutto per le corse minori, di inserire nello staff organizzativo ex corridori che possano mettere al servizio degli eventi la loro esperienza. Il CPA ha ricordato l’importanza di introdurre una distanza minima obbligatoria tra i corridori e i veicoli in corsa e l’AIOCC ha convenuto che si dovrebbe lavorare in questo senso. Il CPA ha inoltre chiesto all’UCI di riunire la commissione sicurezza per ricevere degli aggiornamenti sul lavoro svolto e sta ottimizzando una nuova app che sarà utile per migliorare la comunicazione tra gli stakeholders anche in questo senso.

Con le altre parti si dovrà discutere nuovamente l’uso dei dati sensibili dei corridori che il boom degli sport indoor ha reso sempre più preziosi per la spettacolarità e il business, il CPA pretende che la privacy dei corridori sia sempre rispettata e che i diretti interessati abbiano il diritto di scelta sul loro utilizzo. Il CPA tornerà a incontrare l’AIGCP, il sindacato che riunisce i gruppi sportivi, per discutere dell’accordo paritario, richiedere un aumento del salario minimo e un sostegno per il piano per la transizione a cui l’associazione corridori sta lavorando alacremente. L’obiettivo è offrire ai ciclisti di tutto il mondo la possibilità di una riqualificazione per il post carriera attraverso percorsi formativi e partnership con aziende interessate alle loro qualità.

«Gli atleti professionisti hanno particolari caratteristiche e punti di forza: sanno programmare al meglio il loro lavoro, stringere i denti quando il gioco si fa duro, sopportano la fatica come pochi altri, viaggiando imparano lingue straniere e a rapportarsi con persone di ogni cultura – ricorda Bugno. – Dopo una vita in sella possono diventare campioni in tanti altri ruoli, noi vogliamo offrire loro più opportunità possibili per realizzarsi. Gli abbracci tra rivali che per 300 km si sono contesi la vittoria con tutte le loro forze appena tagliato il traguardo in via Roma mi hanno emozionato. Sono l’ennesima prova che il ciclismo è amicizia».

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