La gara nazionale per élite e under 23 del 29 settembre
Lucca,4 settembre 2024 – Nemmeno il Giro d’Italia con l’arrivo di tappa a Lucca dello scorso mese di maggio, ha avuto il privilegio di fissare il proprio arrivo sul viale delle celebri Mura di Lucca, il posto più bello d’Italia per la bicicletta. Si concluderà qui invece il 53° Trofeo Città di Lucca-Ricordando Giacomo Puccini, la gara nazionale per élite e under 23 in programma domenica 29 settembre presentata questa mattina presso la “Casermetta” sede dell’Associazione Contrade San Paolino di fronte alla statua Catalani. Era presente il vice sindaco di Lucca Giovanni Minniti, il presidente della Unione Ciclistica 1948 Angelo Battaglia, con suo padre Gianfranco presidente onorario, storico dirigente del ciclismo toscano e per 31 anni giudice di gara. La gara dell’ultima domenica di settembre, chiuderà per la città di Lucca e la sua provincia una stagione ricca di grandi eventi, ma i suoi organizzatori pensano già anche al futuro con la disponibilità ad allestire il Campionato Italiano élite e under 23 nel 2026. All’edizione del 29 settembre iscritte 30 squadre con 5 Team Continental, la nazionale dell’Ucraina, il V.C. Mendrisio e tra le formazioni che saranno presenti, la MBHbank Colpack Ballan, la Zalf Euromobil, la Trevigiani Energia Pura, l’Hopplà Petroli Firenze Don Camillo, la Q36.5 Continental. Salita al rango di gara nazionale aumenta il chilometraggio che sarà di 142 km e mezzo con un paio di giri pianeggianti in avvio, e quindi i tre giri di 40 chilometri con la salita di Monte Pitoro dal versante di Massarosa oltre a San Martino in Vignale-Salita delle Foreste, ultimo passaggio a 13 km dal traguardo delle “Mura”. La partenza sarà a mezzogiorno, anticipata dalla presentazione delle squadre che avrà luogo davanti al Caffè delle Mura e la corsa godrà del patrocinio della Regione Toscana, Provincia di Lucca e del Comune. L’impegno e il lavoro dell’Unione Ciclistica Lucchese, gli sforzi dei suoi dirigenti e del gruppo volontari, meritano di essere sostenuti da chi vuol bene allo sport, al ciclismo e in fondo alla città.
Antonio Mannori