Gli atleti, reduci dalle fatiche dei primi tre giorni e, soprattutto, dalla pioggia e dagli sforzi fatti nella giornata precedente, con le salite a Porzus, Castelmonte e San Floriano nelle gambe, hanno offerto uno spettacolo tecnico ed atletico di alto livello.
Alta velocità, generosi e coraggiosi tentativi di fuga, attacchi a viso aperto dei primi della graduatoria: la Forgaria – San Daniele, di 145 chilometri, resa dura dalla salita di prima categoria al monte di Ragogna, a 12 chilometri dall’arrivo in piazza Duomo, ha dato modo a Champoussin di dimostrare tutto il proprio valore. Una maglia gialla che attacca sull’ultima salita e va a vincere anche la tappa conclusiva consolidando il proprio primato è segnale di classe assoluta. Il francese ha meritato la vittoria del Giro per come ha condotto la corsa, sin dalla crono-squadre di mercoledì a Martignacco.
1) Clément Champoussin (Chambery Formation), 145 chilometri in tre ore, 12 minuti e 31 secondi alla media di 48 km/h
2) Szymon Tracz (CCC), stesso tempo;
3) Einer Rubio Reyes (Aran Vejus), st;
4) Mattia Bais (Cycling Team Friuli), st;
5) Santiago Buitrago Sanchez (Cinelli), st;
6) Giovanni Aleotti (Cycling Team Friuli), st;
7) Evgenij Tikhonin (Nazionale Russia), st;
8) Simone Ravanelli (Biesse Carrera), st;
9) Simon Pellaud (IAM Excelsior), st;
10) Giacomo Garavaglia (Colpack), st.
Classifica generale
1) Clément Champoussin (Chambery)
2) Mattia Bais (Cycling Team Friuli)
3) Simon Pellaud (IAM Excelsior)
4) Kevin Colleoni (Biesse Carrera)
5) Francesco Di Felice (General Store)
6) Jan Maas (Leopard)
7) Paolo Totò (Sangemini)
8) Raffaele Radice (Porto Sant’Elpidio)
9) Nicholas Prodhomme (Chambery)
10) Markus Wildauer (Tirol)
Maglia gialla – classifica generale: Clément Champoussin
Maglia blu – classifica a punti: Clément Champoussin
Maglia verde – classifica Gpm: Mattia Bais
Magliarossa – classifica traguardi volanti: Matic Groselj
Maglia bianca – classifica giovani: Kevin Colleoni