IL PROGRAMMA DEL CANDIDATO ALLA PRESIDENZA DEL COMITATO REGIONALE TOSCANA SAVERIO METTI

FIRENZE- Questo il programma presentato da Saverio Metti uno dei due candidati alla presidenza del Comitato Regionale Toscana le cui elezioni sono in programma al “Palaterme” di Montecatini domenica 10 gennaio 2021.

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“Chi sono. Mi chiamo Saverio Metti e sono nato a Firenze il 26 gennaio 1971 , nella vita di tutti i giorni faccio il Responsabile Commerciale oramai dal 1992, sono divorziato e dal 2005 sono impegnato nel ciclismo come dirigente in vari ruoli nella gloriosa ACF Bessi di Calenzano, dal 2015 direttore di corsa ad oggi internazionale. Ho deciso di candidarmi perché … La mia candidatura nasce dopo un percorso lungo mesi in cui un gruppo di dirigenti e sportivi toscani si sono riuniti in un gruppo che si chiama Toscana per il Ciclismo, e dal cui lavoro è scaturito il programma che illustrerò in questo documento. Al termine della elaborazione del programma al nostro interno abbiamo scelto le persone che potranno mettere in pratica le nostre idee, la scelta è caduta su di me, scelta che mi rende orgoglioso, e di cui ringrazio tutti i componenti di Toscana per il ciclismo. Il programma si articola in vari punti che provano ad affrontare i tanti problemi che affliggono il nostro movimento toscano.

EMERGENZA COVID: Durante i mesi del primo lockdown le società si sono trovate sole ad affrontare i problemi della pandemia, intendiamo dotare il comitato di una commissione che sia di sostegno alle società per gestire i protocolli Covid e le disposizioni del governo e della regione, un aiuto per l’interpretazione delle norme in tutti gli aspetti dell’attività sia per gli allenamenti che per le gare.

SICUREZZA: Il nostro sport deve dedicare risorse competenze e formazione in modo che alle nostre atlete ed ai nostri atleti sia permesso di correre in sicurezza, allenarsi in sicurezza. La sicurezza come condizione prima per la esistenza stessa del ciclismo. E mia intenzione istituire una commissione che si occupi esclusivamente di sicurezza e che collabori con società organizzatrici e con i direttori sportivi e presidenti per perseguire la sicurezza in ogni aspetto dell’attività.

COMUNICAZIONE: Siamo in Toscana uno dei luoghi più belli al mondo e dobbiamo istituire un gruppo di lavoro unicamente indirizzato alla comunicazione delle attività del ciclismo toscano, sul web, sui social, verso la stampa e i media, agganciare il ciclismo in abbinamento al fascino della nostra regione per trovare nuove risorse da sponsor istituzionali e privati. E poi comunicare di più tra comitato regionale e comitati provinciali, ascoltare con maggiore frequenza le società di base, istituire un percorso che preveda mezzi e sistemi che facilitino la comunicazione in modo continuo tra le varie componenti del movimento ciclistico toscano. Intendiamo istituire una commissione che si occupi di ricordare e rinnovare i fasti del ciclismo toscano, forte di una storia gloriosa fatta di figure mitiche e grandi atleti che hanno portato in alto il nome della Toscana, e grazie al loro esempio e testimonianza siano faro per i campioni di oggi. La Toscana dei Campioni

RECLUTAMENTO: Sono rimasto sconvolto quando ho scoperto che solo, solo lo O,22 per cento dei giovani toscani pratica ciclismo con le società affiliate, il che significa che solo 2 ragazzi su 1000 rappresentano una percentuale da disciplina di nicchia, non degna di uno sport popolare e di massa come dovrebbe essere il ciclismo. Come diventare più attrattivi per le famiglie, penso che si debba proporre uno sport in sicurezza in impianti e condizioni di massima tutela. Senza indugio prendere le distanze dal doping, senza se e senza ma. Proporre un calendario delle attività più a misura di famiglia, per l’attività giovanissimi esordienti, ridurre al minimo le manifestazioni tra luglio e agosto. Assistere le società perché si dotino di istruttori sempre più qualificati. Puntare maggiormente sulla multidisciplinarietà privilegiando il fuoristrada per i giovanissimi/esordienti.

CULTURA: Dare sempre maggiore importanza e risorse all’attività formativa trasformandola da occasione di incremento al bilancio a settore di investimento di risorse e idee per battere il doping, mettere al centro gli atleti, aumentare la sicurezza in gara e sulle strade, far crescere culturalmente i tecnici, i dirigenti delle società, gli atleti, i politici.

RAPPORTO CON LE ISTITUZIONI POLITICHE E AMMINISTRATIVE: L’emergenza Covid ha drammaticamente messo in risalto la distanza che in questi anni si è aperta tra le istituzioni politiche e sportive e il Comitato Regionale Toscana; intendiamo mettere il massimo dell’energia per recuperare un rapporto stretto a livello provinciale e locale con le istituzioni in genere, assessorati regionali, prefetture, province, città metropolitane e comuni, grazie a un lavoro sistematico in collaborazione con i comitati provinciali per instaurare un dialogo ed una presenza all’interno degli interlocutori istituzionali. Obbiettivo primo cercare di concordare con le autorità un protocollo unico per tutta la regione per l’iter approvativo delle gare siano queste su strada che fuoristrada e inoltre farsi parte attiva nei confronti delle società in modo che siano in grado di cogliere opportunità di finanziamento e bandi europei statali e regionali a sostegno di progetti specifici. ORGANIZZAZIONE: Intendiamo attuare un nuovo modo di gestire le attività del comitato sia dal punto di vista delle risorse economiche che nel modo di gestire le commissioni, strumento indispensabile per l’attività, ogni commissione sarà chiamata a presentare entro ottobre di ogni anno un piano di attività e un budget per perseguire quelle attività proposte, la politica sportiva deve avere come unica ambizione quella di far crescere il movimento a livello regionale, adottando politiche di incentivazione dell’attività delle società, emanando politiche di indirizzo, gestendo le risorse economiche in massima parte verso l’attività sportiva delle società in maniera equidistante per tutte le discipline sportive. Tali direttive chiare e ben definite devono essere messe in atto da commissioni specifiche che si devono occupare degli aspetti tecnici dell’attività, pensiamo che i politici devono dare le linee di indirizzo, i tecnici devono metterle in atto senza invasioni di campo tra le varie competenze sia in un senso che nell’altro. Abbiamo idea di rivedere l’organizzazione delle commissioni con lo schema che preveda un’area tecnica agonistica e giovanile di cui faranno parte la struttura tecnica regionale, attività su strada e pista composta da un coordinatore e altri componenti e tecnici sia per il settore femminile che maschile eliminando così la vecchia impostazione che vedeva il movimento femminile seguito da una commissione specifica che quasi relegava in un angolo l’attività delle ragazze. Con questo cambiamento intendiamo dare pari dignità di genere cosi come intendiamo dare pari dignità anche alle altre discipline istituendo una struttura tecnica attività fuoristrada anche questa presieduta da un coordinatore componenti e tecnici per le varie discipline (MTB, Ciclocross, Enduro, ecc. ecc. Sempre facente capo a questa area tecnica agonistica e giovanile, la struttura tecnica attività giovanile anche quest’ultima presieduta da un coordinatore coadiuvato da due componenti e tecnico regionale per l’attività giovanile, l’attività di tutta l’area tecnica dovrà essere coordinata direttamente dal presidente del CRT con attività di collegamento tra il consiglio e le strutture allo scopo di omogeneizzare l’attività di tutte le discipline, attivare un coordinamento totale nella stipula dei calendari, nella gestione degli atleti ed atlete di rilevanza regionale. Gli altri settori della nostra attività saranno area cultura e sicurezza che intendo definire la parte pensante e di consolidamento dell’attività regionale sarà coordinata dall’altro vice presidente di cui faranno parte la commissione regionale giudici di gara, la commissione direttori di corsa, commissione sicurezza, commissione cultura.

AREA AMATORIALE GESTITA DALLA COMMISSIONE: Abbiamo pensato anche di introdurre una commissione Cicloturismo che nella nostra regione deve cambiare passo coadiuvando le attività tra amatoriali e giovanili nel territorio. Il nostro progetto infine prevede la rivalutazione di tutto il mondo amatoriale, finora tenuto in una condizione di non considerazione ma che noi invece crediamo possa diventare una collaborazione e interazione con le società giovanili sia nel fuoristrada, che già ha modalità di collaborazione ma anche nel settore strada, dove c’è una grande necessita di sicurezza e di un livello più alto di qualità delle gare amatoriali. Il gruppo che ha collaborato con me a redigere questo programma ha scelto anche i seguenti candidati che spero potranno far parte del comitato regionale: Candidati Vicepresidenti del Comitato Regionale Toscana F.C.l. Davide Fabbri, Mauro Renzoni; candidati consiglieri del Comitato Regionale Toscana F.C.l.: Ferdinando Braconi, Alessand Cipriani, Massimiliano Lelli, Federico Micheli.

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