MARC HIRSCHI VINCE LA COPPA SABATINI. BATTUTO SIVAKOV IN VOLATA. TERZO POGACAR A PECCIOLI

PECCIOLI (PI) – Lo svizzero Marc Hirschi (UAE Team Emirates) ha vinto il 71° Gran Premio Città di Peccioli –
Coppa Sabatini battendo nettamente al termine di uno sprint a due il francese Pavel Sivakov (Ineos
Grenadiers). Completa un podio di assoluto prestigio il terzo posto di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
che ripaga a pieno gli sforzi dell’Uc Pecciolese del presidente Luca Di Sandro e ha riempito di entusiasmo il
numerosissimo pubblico accorso come ogni anno in quel di Peccioli.
Con il secondo posto odierno, sommato alla vittoria di ieri ottenuta a Pontedera al Giro della Toscana, Pavel
Sivakov ha conquistata la vittoria nella Challenge Memorial Alfredo Martini.
LA CORSA
Alla partenza si schierano 123 atleti tra i quali ancora il due volte vincitore del Tour de France Tadej
Pogacar, il campione olimpico in carica Richard Carapaz, il campione italiano Simone Velasco e Pavel
Sivakov.
Tra le autorità presenti il Commissario Straordinario della Lega Ciclismo Professionistico avv. Cesare Di
Cintio, il sindaco di Peccioli Renzo Macelloni e quello di Pontedera Matteo Franconi e all’arrivo è giunto
anche Antonio Mazzeo presidente del Consiglio Regionale Toscana.
Dopo la partenza dall’Incubatore di Imprese di Peccioli, i 198,9 chilometri di gara sono stati disegnati
attraverso un primo tratto in linea di 38,3 km e poi i due circuiti, il primo con la salita di Terricciola e il Muro
di Via di Greta a Peccioli, da ripetere per cinque volte, e poi i tre giri del circuito finale con passaggio sotto
lo striscione del traguardo.
Dopo alcune scaramucce iniziali, la prima fuga importante della giornata nasce al km 42 quando evadono
tre corridori poi raggiunti poco dopo da altri due. A formare il quintetto di testa sono: Harold Tejada
(Astana Qazaqstan), Luca Covili (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Ibai Azurmendi (Euskaltel Euskadi)
Lucas Grolier ed Alessio Cialone entrambi della TotalEnergies. Il loro vantaggio massimo è di 4’40”. Poi il
gruppo inizia a ridurre il gap sotto la spinta degli uomini della UAE Team Emirates e nel frattempo scende
anche qualche goccia di pioggia sulla corsa. Al quarto passaggio sul Muro di Via di Greta, il francese Grolier
perde contatto dalla testa della corsa. Dietro si muovono altri corridori, ma poi il gruppo torna
completamente compatto al chilometro 130, vale a dire a 68,9 dalla conclusione.
Forza il ritmo nuovamente la UAE e in testa alla corsa si forma un nuovo drappello di una decina di corridori
che comprende: Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers), Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan), Guillaume Martin
(Cofidis), Walter Calzoni (Q36.5), Richard Carapaz e Michael Valgren (EF Education-EasyPost), Tadej
Pogacar, George Bennett, Marc Hirschi, Davide Formolo (UAE Team Emirates). È l’azione che decide la
corsa.
Sfortunato il campione olimpico Carapaz che sulle prime rampe dell’ultimo assalto al Muro di Via Greta
accusa un problema meccanico e perde contatto dalla testa della corsa. Il successivo affondo di Hirschi
spacca il gruppetto di testa e si forma una coppia al comando della corsa: l’unico a tenere la ruota del
campione svizzero è infatti Sivakov. La coppia inizia il primo dei tre giri finali con un vantaggio di 6 secondi
su alcuni degli altri ex compagni di fuga (Pogacar, Valgren, Calzoni, Lutsenko, Martin e anche Carapaz),
mentre il gruppo, trainato dalle maglie della Jayco-AlUla è segnalato a 1’18”.
Al primo passaggio sotto il traguardo la coppia di testa vanta una trentina di secondi di vantaggio sul primo
drappello di inseguitori, dal quale, nel frattempo, ha perso contatto Valgren. Il gruppo, invece, passa con un
ritardo di 3’22”. La coppia Sivakov-Hirschi procede di comune accordo e va ad incrementare il proprio
vantaggio fino a 1’03” sugli immediati inseguitori, gap che scende a 56” al suono della campana. Gli
inseguitori si avvicinano ancora nel corso dell’ultimo giro, ma ormai è troppo tardi. Su Viale Mazzini a
Peccioli si presentano ancora con un rassicurante vantaggio Sivakov ed Hirschi e quest’ultimo parte subito
dopo l’ultima curva non lasciando scampo all’avversario e aggiungendo questa importante classica italiana
al suo già prestigioso palmares che vanta, tra le altre, una Freccia Vallone e un tappa al Tour de France nel
2020.
LE DICHIARAZIONI
Soddisfatto il vincitore Marc Hirschi: “Non avevo corso ieri per essere fresco il più possibile oggi. Avevo già
partecipato l’anno scorso alla Coppa Sabatini e sapevo che poteva essere un percorso adatto a me. Ero
partito per vincere e con la squadra abbiamo fatto un lavoro eccezionale. Nel finale mi sono ritrovato
davanti con Sivakov ed era una situazione ideale per me. Entrambi avevamo grande interesse nel proseguire
nella fuga e io sapevo di essere favorito per un eventuale arrivo allo sprint. Dovevo solo prestare attenzione
a lui sugli strappi per fare in modo che non scappasse via. Poi anche dietro di noi, con la presenza del mio
compagno Pogacar nel gruppetto inseguitore, si era creata una situazione ideale. Sono molto felice per la
vittoria e per la condizione fisica che mi dà fiducia per le prossime gare in Italia a cui parteciperò”.
Felice anche il suo compagno Tadej Pogacar che ha aggiungo: “Questi due giorni in Toscana erano per me il
primo passo di avvicinamento a Il Lombardia che è il mio grande obiettivo di fine stagione. Rientravo alle
corse dopo la pausa post-Mondiale e non era scontato avere subito delle sensazioni positive. Sicuramente
non sono al top della condizione, ma questo primo passo è stato molto positivo. E sono molto fiducioso che
in queste settimane che ci separano da Il Lombardia troverò la condizione migliore”.
CALZONI MIGLIOR GIOVANE
Merita menzione anche la grandissima prestazione del bresciano Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team)
premiato come miglior giovane della corsa, dopo un sesto posto finale e soprattutto una grande

performance che gli ha permesso di lottare e a lungo tenere il passo dei grandi campioni con cui ha animato
questa fantastica edizione della Coppa Sabatini.
ORDINE D’ARRIVO:
1. Marc Hirschi (UAE Team Emirates) km 198.93, in 4h47’15”, media 41,552 km/h
2. Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers) a 2″
3. Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) a 18″
4. Guillaume Martin (Cofidis)
5. Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team)
6. Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team) a 2’10”
7. Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) a 2’17”
8. Michael Valgren (EF Education-EasyPost) a 3’54”
9. George Bennett (UAE Team Emirates) a 4’45”
10. Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies) a 6’04”

Condividi
Posted in News.