Nella penultima tappa del Giro d’Italia, prima della passerella finale a Roma, la Bardiani-CSF brilla grazie al quarto posto di Giulio Ciccone. Sul traguardo di prima categoria di Cervinia, raggiunto dopo 214 km e altri due GPM di prima, il giovane abruzzese è arrivato dietro ai compagni di fuga Nieve, Gesink e Grosschartner.
Il piazzamento di prestigio, ottenuto in una tappa molto dura, si accompagna all’impresa sfiorata di conquistare la maglia azzurra. L’obiettivo di Ciccone e del #GreenTeam era infatti provare il colpaccio puntando sia alla tappa che alla classifica dei GPM. Il supporto dei compagni Andreetta, Simion e Barbin è stato fondamentale per portare Giulio nella numerosa fuga di giornata, partita dopo 40 km. Barbin è rimasto anche nella fuga fino al primo GPM, vinto poi da Ciccone.
Sulla salita verso secondo GPM, con il gruppo battistrada ridotto a poche unità, l’attacco di Brambilla ha rotto gli indugi e lanciato Nieve verso il suo assolo solitario. Ciccone ha poi scollinato terzo.
Al traguardo, il calcolo dei punti ha visto Froome confermarsi leader con 125 punti seguito da Ciccone con 108.
“Ho dato tutto quello che mi era rimasto in corpo e dispiace aver solo accarezzato l’idea di conquistare la maglia. Sul Col di St. Pantaleon sono mancate un po’ le gambe ma dopo un Giro così duro purtroppo era da mettere in conto. Ho attaccato e spinto più di testa che di gambe. Sono stanchissimo, ma soddisfatto di non aver lasciato nulla di intentato” ha spiegato Ciccone.
“Per chiudere il mio terzo Giro manca ancora una tappa, ma fin da ora posso essere contento per il bagaglio di esperienza che ho acquisito. E’ stato un Giro molto dispendioso e faticoso, sia di gambe che di testa. Ma, di sicuro, un salto di qualità per la mia crescita come corridore”.