TUTTO IL CICLISMO PIANGE LA MORTE DI RENZO MALTINTI

Empoli – Non ce l’ha fatta dopo aver lottato e sofferto per diversi mesi. Al termine di una stagione nella quale aveva avuto splendide notizie per le vittorie ottenute dalla squadra (Campionato Toscano, Firenze-Viareggio, Gran Premio del Cuoio) ed il riconoscimento personale della Stella di Bronzo del Coni ricevuta dal sindaco di Empoli Brenda Barnini in occasione della serata “Una città per lo sport” nel Chiosco del Cenacolo degli Agostiniani di Empoli, Renzo Maltinti ha chiuso per sempre gli occhi lasciando un immenso dolore in tutto l’universo del ciclismo. Una notizia che non avremmo mai voluto scrivere. Non abbiamo incontrato altri personaggi carismatici come Renzo Maltinti che ha speso tanto del suo tempo libero a favore di questo sport. Legato al territorio, alla città di Empoli, si può dire che Renzo Maltinti ha espresso la passione per il ciclismo, la serietà di un dirigente che ha sempre saputo stare al vertice con l’umiltà che contraddistingue le persone veramente grandi. Da oltre 50 anni in questo sport, prima come atleta poi come sponsor dal 1976; dall’anno dopo, titolare e presidente del gruppo sportivo Maltinti Lampadari-Banca Cambiano. Le società nascono, smettono, ma quella di Renzo Maltinti è sempre stata presente nei dilettanti da 46 anni. Quasi 400 vittorie, delle quali 37 gare internazionali, con nove titoli toscani vinti. Ma Renzo Maltinti ha avuto un altro titolo di merito importantissimo. Non si è limitato a seguire sull’ammiraglia i suoi atleti, ma da sempre la sua società ha organizzato 4-5 gare ogni anno. Chi in Italia può vantare altrettanto? Anche per questo Renzo Maltinti è stato personaggio unico nel panorama dilettantistico nazionale, un esempio per lo sport. Oggi Renzo dopo aver lottato con tutte le sue forze, non è più a fianco del ciclismo che ha amato e sostenuto fino all’ultimo, esempio fulgido di come comportarsi nella vita di tutti i giorni, nel lavoro, nella famiglia, nello sport.

Ciao Renzo amico di 50 anni nel ciclismo. Alla moglie, ai figli Cristina e Roberto, a tutti i familiari giunga il più profondo cordoglio di tutto il mondo del ciclismo, davvero più povero senza di Lui, e che lo piange in questo tristissimo momento.

Antonio Mannori

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