La novità sta arrivando. Tutto è pronto per la grande partenza dell’Adriatica Ionica Race 2018, la prima edizione della corsa a tappe per professionisti ideata dall’ex campione del mondo Moreno Argentin. Domani, mercoledì 20 giugno, i 112 partenti, divisi in 16 team, prenderanno il via alle 14 da Bim-Ciclabile del Piave, in località Musile di Piave (Venezia), per la cronosquadre che termina a Lido di Jesolo (Venezia) e che vestirà con la maglia azzurra il primo leader della corsa.
C’è molta attesa per un evento inedito nel calendario internazionale, che ha saputo riscuotere fin da subito l’approvazione di squadre e atleti. La startlist di alto profilo, con ben cinque formazioni World Tour (Quick-Step Floors, Bahrain-Merida, Uae-Team Emirates, Trek-Segafredo e Dimension Data), preannuncia cinque giorni di entusiasmante spettacolo tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, regioni dalla tradizionale vocazione per le due ruote.
Il momento culmine dell’Adriatica Ionica Race sarà l’arrivo sul Passo Giau, nella tappa regina – con anche le scalate di Rolle e Valles – di venerdì 22, terza frazione. Ma, dopo la prova iniziale contro il cronometro, si aprono le porte ai velocisti. Gli arrivi di Maser (seconda tappa), Grado (quarta tappa) e Trieste (quinta tappa), pur presentando alcune difficoltà altimetriche e le insidie dello sterrato nella zona di Aquileia, strizzano l’occhio agli sprinter.
Al “Festival della Velocità” si sono iscritti alcuni tra i migliori della specialità: Elia Viviani (Quick-Step Floors), fresco vincitore di quattro tappe e della maglia ciclamino al Giro d’Italia, Mark Cavendish (Dimension Data), campione del mondo su strada nel 2011, Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo), campione italiano nel 2016, e Matteo Trentin, capitano della selezione italiana che partecipa alla corsa.
Sono stati loro i protagonisti della conferenza che ha lanciato l’Adriatica Ionica Race, martedì 19 al Palazzo del Turismo di Jesolo (Venezia), introdotta da Moreno Argentin, che ha ideato la gara in collaborazione con Marco Ferro di Quanto Basta s.r.l: “Ringrazio gli atleti che hanno creduto in noi in questa prima edizione – le parole dell’iridato di Colorado Springs 1986, quattro volte vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi –. Vogliamo dimostrare quello che valiamo e ce la stiamo mettendo tutta per creare un evento che possa promuovere il territorio. Il nostro intento è valorizzare le bellezze paesaggistiche locali. Insieme a questo, ci interessa naturalmente avere una gara di qualità, con ciclisti di primo livello, come siamo riusciti ad avere: ci aspettano cinque giorni di spettacolo e divertimento. Voglio ringraziare i miei collaboratori, la Polizia Stradale, i volontari, le istituzioni, gli sponsor che hanno reso questo progetto possibile, la Federazione Ciclistica Italiana, il Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale Euregio “Senza Confini” per l’importante patrocinio alla corsa”.
LE DICHIARAZIONI
Dopo un Giro da protagonista, Elia Viviani torna a gareggiare in Italia: “L’Adriatica Ionica Race cade in un momento perfetto del calendario. Dopo il Giro ho avuto la possibilità di recuperare e di tornare in sella – spiega l’oro di Rio de Janeiro 2016 –. C’è la voglia di fare questa gara al meglio e di pensare poi al campionato italiano di fine giugno. Dopodiché mi prenderò uno stacco prima di preparare la seconda parte di stagione. A livello di squadra, vogliamo partire subito forte nella cronosquadre, perché è una specialità sulla quale lavoriamo molto. Poi penseremo agli sprint: Davide Martinelli, Alvaro Hodeg e il vincitore del Giro delle Fiandre Niki Terpstra sono importantissimi per le mie volate. Ma abbiamo anche dei giovani che possono mettersi in mostra in salita”.
A contendere gli sprint a Viviani ci sarà Mark Cavendish, reduce dalle cadute nella Tirreno-Adriatico e nella Milano-Sanremo, ma già proiettato con la preparazione al Tour de France, dove insegue il record di tappe di Eddy Merckx (34 per il Cannibale, 30 per il britannico): “Sono contento di partecipare all’Adriatica Ionica Race. Attraversa zone stupende, che conosco e apprezzo molto. Il percorso inoltre è equilibrato: ci sono frazioni per velocisti e salite più dure per gli scalatori. È una corsa ideale nella mia preparazione al Tour de France. Mi manca la vittoria (l’ultima al Dubai Tour, l’8 febbraio, ndr), come può mancare a ogni uomo di sport che vuole vincere. Ma ho una squadra che mi supporta e con la quale possiamo fare bene”.
Dopo la caduta alla Parigi-Roubaix, l’Adriatica Ionica Race vedrà il ritorno alle gare di Matteo Trentin, vincitore di quattro tappe all’ultima Vuelta a Espana: “Mi sento bene, mi sono allenato in questo mese dopo essere stato fermo a lungo per l’infortunio alla vertebra. Ringrazio la Nazionale che mi ha dato la possibilità di prendere parte a questa gara con la maglia azzurra. Vedrò a che punto è la mia condizione, si tratta anche per me di una incognita. Se dovessi stare bene, però, la tappa di giovedì con arrivo a Maser sarebbe da cerchio rosso”.
Anche per il velocista della Trek-Segafredo Giacomo Nizzolo si tratta di un ritorno in corsa dopo due mesi di stop: “Sto meglio di un mese fa, quando mi trovavo in casa a guardare il Giro d’Italia in televisione. Sono contento di tornare, non devo però pretendere troppo dalla mia condizione. L’Adriatica Ionica Race è un test: mi sono allenato con continuità, spero e sono fiducioso di uscire in crescendo da questi cinque giorni. Abbiamo una squadra molto attrezzata per la salita, con Gianluca Brambilla, Jarlinson Pantano, Fabio Felline, Peter Stetina e il giovane Nicola Conci: un pacchetto di scalatori che si possono mettere in mostra venerdì sul Giau, ma anche nella frazione di Maser. Io proverò a buttarmi in volata e vedere giorno dopo giorno cosa accade”.
LA PRIMA TAPPA: BIM-CICLABILE DEL PIAVE – LIDO DI JESOLO
L’Adriatica Ionica Race scatta con una cronosquadre di 23,3 km dalla ciclabile che corre lungo l’argine del Piave, realizzata in collaborazione con il Consorzio del Bacino Imbrifero Montano (BIM) del Basso Piave. Le lancette partono dalla località Musile di Piave e si arrestano a Lido di Jesolo, in piazza Milano, dopo un percorso per gran parte lineare nella prima metà e più tecnico e guidato nella seconda, completamente privo di difficoltà altimetriche.
La città di Jesolo, che ospiterà anche la partenza della seconda tappa con arrivo a Maser (152,5 km), è già in attesa dei campioni: “Dopo aver ospitato per diverse edizioni tappe d’arrivo e di partenza del Giro d’Italia, Jesolo si trova ora a rinsaldare il suo rapporto con lo sport, ed in particolare con il ciclismo, accogliendo l’Adriatica Ionica Race – il saluto del sindaco della città di Jesolo, Valerio Zoggia –. Un evento che nei prossimi due giorni del 20 e 21 giugno diventerà opportunità e strumento di promozione turistica della località e delle sue bellezze e contribuirà a diffondere ulteriormente i sani valori trasmessi dallo sport. A tutti i corridori, un “in bocca al lupo” per questo appuntamento, Jesolo fa il tifo per voi”.
LE IMMAGINI DELL’AIR 2018 CON PMG SPORT
L’Adriatica Ionica Race rappresenta la sesta tappa della Ciclismo Cup. Come per le precedenti prove, anche lo spettacolo dell’#AIR2018 sarà raccontato attraverso le immagini di PMG SPORT, società specializzata nella produzione e distribuzione globale di contenuti multimediali. |