TORRE DE’ ROVERI (BG) – L’ultimo weekend di aprile regala al Team Fratelli Giorgi la settima e l’ottava gioia di una stagione partita alla grande, sia su strada che sui sentieri della mtb. Un doppio fronte che si conferma proficuo anche in questo fine settimana, in cui la formazione del presidente Carlo Giorgi ha onorato quattro appuntamenti.
Sabato i ragazzi diretti da Leone Malaga hanno partecipato al Liberazione Juniores, appuntamento prestigioso a cui il team bergamasco si è presentato al via con Ludovico Mellano, Edoardo Raschi, il colombiano Martin Santiago Herreno, Maksym Lahuta e Christian Alassio. Al termine di una prova nervosa e tecnica, il migliore è risultato essere Ludovico Mellano, ottavo, con Edoardo Raschi e Martin Santiago Herreno che hanno chiuso nel gruppo di testa.
A Stevenà di Caneva, invece, il biker Mattia Stenico ha centrato la seconda vittoria nell’Italia Bike Cup, balzando al comando del circuito internazionale quando al termine mancano tre prove.
Il trentino oggi ha partecipato a un altro impegno internazionale, questa volta su strada: il Giro di Primavera. A San Vendemiano Stenico ha chiuso decimo, mentre il suo conterraneo e compagno di squadra Elia Andreaus ha chiuso secondo, preceduto solo da Filippo Cettolin.
I protagonisti del Liberazione si sono invece spostati in provincia di Asti per partecipare al Trofeo Città San Damiano d’Asti, prova caratterizzata dai saliscendi delle colline Alfieri. Un palcoscenico naturale che ha esaltato il primo anno Edoardo Raschi, capace di vincere la prova davanti a Christian Vedovelli e ad Andrea Godizzi. Ma che la prova piemontese sia stata interpretata al meglio dagli atleti del Team Giorgi lo dimostra anche il quarto posto di Ludovico Mellano e il settimo di Tommaso Quaglia.
“Ovviamente il risultato conta ed è di valore, ma mi è piaciuta soprattutto la consapevolezza con cui i ragazzi hanno affrontato la gara piemontese”, ha confermato il diesse Leone Malaga. “Abbiamo tenuto in mano la corsa, gestendo la fuga della prima ora che ha raggiunto un margine superiore ai due minuti. Nel finale abbiamo ricucito lo strappo, selezionando il gruppo nella salita posta a 3 km dall’arrivo. Cosa posso dire di Edoardo Raschi? È un primo anno interessante, che non ha paura di stare al vento e che può sicuramente migliorare nel limare le posizioni in gruppo. Ma tutto il team può ancora crescere e regalarci altre belle soddisfazioni”.